Invano ho cercato il muschio a bacio
dei macigni che mostrano le chiazze
rugose dilatate nello spasimo
di un ritorno negato. Chi mi dà
lo smeraldo d’autore , lo splendore
cangiante del muschio che simulava
praterie distese nel presepe ?
L’aria non porta più linfa alla terra ,
l’aria striata striata di lana di vetro ;
talvolta nubi inutilmente gonfie
accorrono in conciliaboli vasti
che minorano la luce del sole,
e le piante si chiudono in torpore
precoce e restano i semi che vogliono
riperpetuare il gioco dell’esistere .
Forse cosi fu quella notte insonne
rallegrata dagli angeli corrieri
ed il risveglio delle moltitudini
e quel principio smarrito in millenni
di cammino fece la meraviglia
del rigoglioso volgere del tempo .
Ora è silenzio e freddo nella landa,
e l’uomo si è fermato nel barbaglio
del commercio di doni che non danno
pace, e io cerco nel segno lo smeraldo
d’autunno per il presepe dell’anima
Giovanni Scarale