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I Papi a San Giovanni Rotondo: la visita di Benedetto XVI

28 Febbraio 2019
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22 anni dopo la visita di Giovanni Paolo II è la volta di Benedetto XVI. Il Pontefice tedesco giunge in città nel quarantesimo anniversario della morte di Padre Pio, reso ancora più solenne dall’esposizione delle spoglie mortali del Santo dopo il processo di esumazione e di ricognizione canonica. Il Santo Padre, giunto a San Giovanni Rotondo in automobile dopo essere atterrato presso l’aeroporto militare di Amendola, ha salutato calorosamente la folla presente davanti allo stadio per poi salire sulla Papamobile accompagnato da monsignor D’Ambrosio per attraversare la città e giungere sino al santuario di Santa Maria delle Grazie .

Ad attenderlo il sindaco di San Giovanni Rotondo Gennaro Giuliani che annuncia, dopo Pietrelcina e Wadowice (luogo di nascita di papa Wojtyla), il gemellaggio di San Giovanni Rotondo con Marktl am Inn, città natale di papa Benedetto XVI, Il Papa, dopo aver visitato la cella in cui è morto Padre Pio, è sceso nella cripta per pregare dinanzi al corpo del Santo e per accendere due lampade, come simbolo delle visite pastorali degli ultimi due Pontefici.

Successivamente si è diretto verso il sagrato della chiesa intitolata a San Pio dove ha celebrato la messa alla presenza del reliquario contenente il cuore di San Pio. Queste le parole pronunciate: “I rischi dell’attivismo e della secolarizzazione sono sempre presenti; perciò la mia visita ha anche lo scopo di confermarvi nella fedeltà alla missione ereditata dal vostro amatissimo Padre. Molti di voi, religiosi, religiose e laici, siete talmente presi dalle mille incombenze richieste dal servizio ai pellegrini, oppure ai malati nell’ospedale, da correre il rischio di trascurare la cosa veramente necessaria: ascoltare Cristo per compiere la volontà di Dio. Quando vi accorgete che siete vicini a correre questo rischio, guardate a Padre Pio: al suo esempio, alle sue sofferenze; e invocate la sua intercessione, perché vi ottenga dal Signore la luce e la forza di cui avete bisogno per proseguire la sua stessa missione intrisa di amore per Dio e di carità fraterna”.

Infine dopo aver incotrato i dirigenti, i dipendenti, i degenti dell’ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza” e i sacerdoti, i religiosi, le religiose e i giovani è ripartito per il Vaticano.

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