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24 Nov

STORIA DI CORSA E DI AMICIZIA.

Questa è una breve storia di sport, amicizia e malattia. L’amicizia tra due runners che il destino ha voluto riunire dopo diversi anni dalla loro conoscenza e frequentazione nei primi anni della loro gioventù. Personalità diverse, direi proprio agli antipodi, uno con il suo carattere esuberante e avventuroso e l’altro, invece, riflessivo e introverso, uniti da un’innata passione per la corsa.

Con loro meraviglia, i due vecchi amici, si incontrarono di nuovo e in età matura, in una delle loro prime esperienze podistiche per partecipare ad una manifestazione podistica sulla classica distanza di 21,097 mt. di una mezza maratona tenutasi nella città di Foggia ed entrambi si iscrissero nella medesima Associazione podistica della loro comunità. Fu’ l’inizio e la ripresa della loro frequentazione e nel contempo, della condivisione di tanti allenamenti, maratone, mezze maratone, corse di 10 km., trails ecc., nonché di esperienze ed emozioni vissute in viaggi e trasferte in diverse località dislocate sul territorio nazionale e all’estero.

Ma soprattutto, la condivisione di tanti momenti di sano svago, risate e divertimento, senza mai rinunciare a ritrovarsi a banchettare con del buon cibo e nello stesso tempo abbandonarsi all’ebbrezza e ai piaceri di Bacco. Ebbene, dopo circa vent’anni di corse amatoriali e di genuine e divertenti sfide personali nelle varie competizioni, che li vedevano affanosamente impegnati alla ricerca delle loro migliori prestazioni, un beffardo destino li ha uniti anche nell’accettare i malesseri e le dovute e necessarie prescrizioni terapeutiche contro la medesima malattia.

La cui patologia potrebbe precludere o penalizzare la normale funzionalità di alcuni organi vitali e di conseguenza, compromettere la possibilità di affrontare, senza alcun rischio, un minimo programma di allenamento per la preparazione e la partecipazione a gare agonistiche. Ma ancora una volta gli impavidi due amici runners sono riusciti con tenacia e forza a non gettare la spugna di fronte alle avversità e a reagire, come solo i runners sanno fare, ritrovandosi e condividendo tenacemente gli sforzi per affrontare insieme nuove sfide sulle strade del mondo, con i limiti, gli affaticamenti, le angosce e le complicanze connesse alla nuova realtà.

Certamente lo faranno ancora in seguito fino a quando le residue forze gli consentiranno di raggiungere i loro prossimi traguardi.

E comunque, rimarranno per sempre impresse nelle loro menti, come scene fantasiose ed emozionanti di una vecchia pellicola cinematografica, gli attimi, i respiri e i momenti vissuti insieme. Ancora una volta si manifesta la magia o se vogliamo il potere della corsa: unire e vincere, nella buona e cattiva sorte, per il successo della vita.

Che la loro tenacia e la loro passione possano fungere da insegnamento ed esempio per i più giovani: lottare e correre per superare gli ostacoli e le difficoltà di quel lungo percorso chiamato “vita”. Perché…”la vita e’ unica e va’ vissuta con tutte le proprie forze fino all’ultimo respiro”.

Pietro Urbano

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