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26 Jul

L’artista Nicola Liberatore è presente nella mostra “ARSSTEAS” di Napoli

L’artista Nicola Liberatore è presente nella mostra “ARSSTEAS”, presso il Maschio Angioino – Sala dell’Armeria, Napoli, fino al 31maggio 2024, con l’opera Santa, Donna, Madonna, Regina…venuta dal mare, telo antico, stoffe, merletti, pigmenti, strass, cm 280 x71. Sabato 04 maggio alle ore 10.30 sarà inaugurata la mostra “ARSSTEAS” La mostra, patrocinata dal Comune di Napoli, organizzata dalle associazioni “Alla Foce del Sebeto” “Mille Volti” e “Salotto Dadaista” è ospitata nella Sala del’ Armeria del Maschio Angioino, vede la partecipazione di artisti europei (italiani, spagnoli, francesi, albanesi)

insieme ad un nutrito numero di artisti cinesi, dunque grandi tradizioni poste in un serrato dialogo guidato sapientemente dalla curatela scientifica di Rosanna De Cicco, di Milot e di Gino de Vita, dalla direzione artistica di Michele Stanzione e dal coordinamento della dott.ssa Silvana Geirola. Curatela impegnativa che è riuscita a porre in un dialogo creativo cinquanta artisti, le cui opere sono approdate alla costruzione di un unico ponte culturale che oggi si presenta all’occhio del visitatore come una sorta di grande bacino comune di visioni, suggestioni ed evocazioni. “ARSSTEAS” è, infatti, una mostra che pone in connessione la creatività contemporanea e la riflessione sull’antico, spunto eccezionale offerto dallo splendore della Sala dell’Armeria del Maschio Angioino, dove il visitatore entra a testa china per ammirare tutto ciò che di spettacolare offre la sala.

Gli occhi incontrano non solo il passato ma la contemporaneità; la scelta di inserire opere d’arte stese sul pavimento vuol mettere in evidenza proprio questo dialogo tra l’antico che, racconta di storie e di uomini, l’arte contemporanea e il visitatore. L’occhio incrocia ARTE, ne subisce il fascino e, alzando lo sguardo incrocia un mondo di stili e in concetti differenti. Un passato ed un presente che cercano e trovano un dialogo non sul piano di una semplice e immediata riconnessione iconografica o puramente identitaria, quanto sul recupero forte e sicuro dell’ ars come fare artistico, come presenza della pratica dell’arte nella costruzione sociale, come riattualizzazione e riaffermazione di quella sapienza antica dell’arte; ars interpretata e offerta alla riflessione degli artisti in mostra nel suo significato più antico di cammino, di un “andare oltre”, verso un altrove che è il luogo e un dialogo tra la manifestazione della congenialità dei mezzi espressivi e la possibilità di emersione dell’Idea. La mostra sarà visitabile fino al 31 Maggio 2024. Alessandra Aufiero.

Nicola Liberatore nasce a S. Marco in Lamis (Foggia) nel 1949. Nel centro garganico trascorre la sua infanzia e parte dell’adolescenza, assorbendone il grande substrato culturale e sacrale, la cui memoria sarà poi fonte primaria della sua arte. Nel 2004 i critici L. Caramel, T. Carpentieri, P. Marino, gli conferiscono il Premio Paolo VI nell’ambito della Terza Triennale d’Arte Sacra di Lecce. Lo stesso anno viene invitato da Giorgio Di Genova alla mostra Luce, vero sole dell’arte, presso il Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900 “P.Bargellini”, di Pieve di Cento (Bologna). Nel 2011 è invitato alla 54^ Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Palazzo delle Esposizioni, Torino. Nel 2013 partecipa a Napoli alla mostra Paleocontemporanea, curata da Holger Milkau.

A settembre-ottobre dello stesso anno, espone a Villa Soragna, Collecchio (Parma) in una mostra personale, Nicola Liberatore, il sacro, l’uomo, l’arte, a cura di Guido Pensato. Nel 2018 la Fondazione dei Monti Uniti di Foggia gli ha dedicato una mostra antologica, ri-velazioni, curata da Gaetano Cristino. Nel 2023 espone in una mostra personale, Luoghi, Madonne e Angeli al Museo Civico di Foggia. Invitato dalla Direzione dell’Archivio di Stato di Foggia, realizza una mostra personale site-specific nel Palazzo Filiasi di Foggia dal 21 dicembre 2023 al 12 gennaio 2024. Espone al MUST Museo Storico della Città di Lecce nella mostra Aracne, ideata da Claudia Branca, dal 22 marzo al 22 ottobre 2024 e in una mostra personale le ri-velazioni del blu, a cura di  Federica Mingozzi e Antonio Spanedda, presso il Salotto IOTIAMO , Varallo (Vercelli)  dal 14 al 27 aprile 2024.

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