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29 Apr

Casa Sollievo della Sofferenza: visite psicologiche gratuite per incoraggiare le donne a denunciare episodi di violenza

Si svolgeranno presso il Servizio di Psicologia Clinica dal 22 al 28 novembre. Prenotazioni al numero 0882 410905 attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 09.00 alle 13.00. Porte aperte anche negli altri 200 ospedali in Italia premiati con il Bollino Rosa e nei centri antiviolenza aderenti all’iniziativa


Fondazione Onda, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il 25 novembre, lancia la terza edizione dell'(H) Open Week che si terrà dal 22 al 28 novembre con l’obiettivo di incoraggiare le donne vittime di violenza a rompere il silenzio e avvicinarle alla rete di servizi antiviolenza che può offrire percorsi di accoglienza protetta e progetti di continuità assistenziale e di sostegno, fornendo strumenti concreti e indirizzi a cui rivolgersi per chiedere aiuto.

Gli oltre 200 ospedali con il Bollino Rosa che hanno al loro interno percorsi dedicati e i centri antiviolenza aderenti all’iniziativa offriranno gratuitamente alla popolazione femminile consulenze, visite, colloqui, info point, e distribuzione di materiale informativo.

L’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, ospedale premiato da Fondazione Onda con 3 Bollini Rosa per l’attenzione dedicata alla cura delle donne e alla medicina di genere, aderirà all’Open Week contro la violenza sulle donne mettendo a disposizione visite psicologiche gratuite nelle giornate del 22, 23, 24, 25, 27 e 28 novembre. È necessaria la prenotazione telefonica al numero 0882 410905 che risponde dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13. Le visite si terranno presso il servizio di Psicologia Clinica, al 4° piano dell’Ospedale, e potranno eventualmente proseguire con visite ginecologiche o mediche su indicazione della psicologa.

Da sinistra: le tre referenti antiviolenza Maria Antonietta Antini (medico di Pronto Soccorso), Giuliana Placentino (psicologa), Lucia Mangiacotti (medico di Ostetricia Ginecologia). In basso le psicologhe Maria Placentino, Annamaria Prencipe e Cinzia Tulipani

«L’obiettivo dell’edizione di quest’anno è sensibilizzare il pubblico sull’esistenza di diversi tipi di violenza, oltre a quella fisica e sessuale. Esistono, infatti, violenze verbali, psicologiche e persino economiche, che possono culminare o meno in episodi di stalking e di violenza fisica. È importante sottolineare come il controllo che può essere esercitato su una donna non scaturisce solamente dalla forza fisica, ma anche dalla volontà di controllare e limitare la sua libertà personale in tutti i sensi, con lo scopo di isolarla e lederne la dignità. A tutto ciò, si aggiunge anche una tematica nuova, quella della “violenza della malattia”. Quando una patologia irrompe nella vita di una persona, può avere – oltre alle conseguenze psico-fisiche – un impatto drammatico sulla qualità di vita, stravolgendo la quotidianità e le relazioni, minando il senso della propria identità. Proprio per questo, a partire dal 18 novembre promuoveremo anche la campagna di sensibilizzazione #Violenzaalplurale, finalizzata a far luce su tutti i tipi di violenza femminile e a dare supporto alle donne che vivono situazioni di disagio», afferma Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda.

Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e rappresenta un giorno significativo poiché agisce sulle vittime come effetto motivazionale nella ricerca di un supporto esterno, in questa settimana Fondazione Onda vuole dare un aiuto attivo per proteggere e aiutare le donne in difficoltà.

«Purtroppo vi sono ormai affermazioni standard che troppo spesso non vengono riconosciute quali insulti, e questa violenza verbale, rivolta con troppi atti e azioni contro donne del tutto innocenti, non viene condannata. Perché? Forse in quanto le donne sono considerate inferiori? Sono senz’altro considerate tali o, meglio, alla stregua di prede, nelle troppe guerre. Non posseggono “armi” con cui difendersi, se non quelle di azzerare i loro cinque sensi, a partire dalla vista, nel tentativo di zittire il loro, proprio corpo, al fine di non cadere nel baratro. È anche perché troppi uomini nel mondo ritengono che debbano possedere le donne; da ciò le donne non possono, né riescono a trovare una via di fuga. Coloro che vi provano vengono spesso massacrate. Troppi uomini nel mondo confondono le donne, che sono persone, e di cui non si può, né si deve fare ciò che si vuole, con oggetti, con giocattoli», commenta Nicla Vassallo, professore Ordinario di Filosofia Teoretica, ricercatore associato Cnr, Alumna King’s College London

Tutti i servizi offerti durante l’Open Week, date, orari e modalità di prenotazione, saranno consultabili sul sito www.bollinirosa.it. È possibile selezionare la regione e la provincia di interesse per visualizzare l’elenco degli ospedali aderenti.

Fondazione Onda dal 2007 attribuisce agli ospedali che erogano servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili il riconoscimento del Bollino Rosa; il network, in fase di rinnovo, è attualmente composto da 354 ospedali dislocati sul territorio nazionale, e sostiene Fondazione Onda nel promuovere, anche all’interno degli ospedali, un approccio “di genere” nella definizione e nella programmazione strategica dei servizi clinico-assistenziali, indispensabile per garantire il diritto alla salute non solo delle donne ma anche degli uomini.

L’iniziativa è realizzata con il patrocinio di Ministero dell’Interno, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Fondazione Libellula e DonnexStrada, con la media partnership di Adnkronos, Baby Magazine, Panorama della Sanità, Salutare e Tecnica Ospedaliera e grazie al contributo non condizionante di Aurobindo Pharma Italia, Crédit Agricole, Korian, Prodeco Pharma e TIM. 

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