Accadde – Subito dopo la morte del Frate Pio ,una stanza sul mare del Convento fu occupata per anni, dove scrisse 103 volumi. E’ ancora situato all’altezza dello sguardo molto alto affacciato a picco sul mare, una volta meravigliosa zona del miracolo,dove il “Vice Postulatore” Padre Gerardo Di Flumeri , tanti tempo ha vissuto guardando dalla finestra quel mare della pace – quel mare profumato di salsedine .Scrisse su quel silenzio delle onde calme e agitate , anche nei periodi burrascosi … si recò lì subito dopo la morte del frate santo , avvenuta il 23 di settembre 1968 – nel ’69 padre Gerardo, andò a isolarsi in quella “Baia di Cala Fico” – in quegli anni riuscì a scrivere tantissimo per la beatificazione e santificazione, di San Pio da Pietrelcina. Il luogo era
circondato da alberi con vegetazione selvaggia e folta; la baia ancora oggi è formata da una strada piena di pietre a
groviglio e terriccio bianco, dove il gallo non canta perché è morto – dal veleno cosparso sul suolo nelle zolle di nessuno. Le sue splendide scogliere ampie tra le acque rumorose, dalle onde malinconiche di verde.Luogo pieno di ricordi e di storia è diventata la triste storia del Convento della Baia di Cala Fico
dove oggi l’ atmosfera riserva un’aria asettica, dove la speranza ha perso un polmone.
Mentre quel costeggiato ,che va verso la spiaggia di Varcaro – col suo mare basso dritto al confine non è
più fertile, non più illuminato dalla piena luce del sole il Convento merlato dal colore marrone.
La sua storia è passata come una lunga giornata e mai più tornata alle sua origine, le poche spume ultime superstiti, vanno ancora verso le rive a battersi contro uno scoglio. Ora che sta iniziando la sera colorata come un pastello a cera, dentro al vecchio libro della terra.
Di Claudio Castriotta