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23 Apr

ASL DI FOGGIA E PREVENZIONE ICTUS CELEBRALE: PARTE IL SERVIZIO DI TELEMEDICA

La Puglia sarà la prima regione italiana ad avviare un nuovo servizio di telemedicina per i pazienti colpiti da ischemia cerebrale transitoria (TIA), fortemente esposti al rischio di ictus cerebrale.

Il progetto, unico in Italia nella diagnostica vascolare, è realizzato dalla ASL di Foggia e prevede l’utilizzo di apparecchi doppler holter transcranici in grado di individuare, in normali condizioni di attività fisica o lavorativa del soggetto monitorato, segnali doppler che evidenziano eventi tromboembolici cerebrali.L’innovativa metodica di prevenzione diagnostica sarà presentata in occasione di un convegno che si svolgerà il 15 aprile alle ore 18,00 presso il foyer del Teatro Comunale G. Verdi di San Severo, in provincia di Foggia. Il presidio ospedaliero T. Masselli-Mascia di San Severo (FG), tramite la Neurologia Stroke Unit Spoke, in collaborazione coi centri Spoke sparsi sul territorio provinciale, individuerà il paziente a rischio ictus per eventuali approfondimenti diagnostico-terapeutici e, entro un anno, l’esame sarà eseguito di routine con prenotazione CUP.“Ci sono dei TIA di cui non è nota la causa, che possono essere anche asintomatici ma risultano visibili alla Tac come dei puntini bianchi – dice il dottor Aldo D’Alessandro, angiologo, responsabile del Servizio di Angiologia della ASL FG S. Severo -.

L’idea nasce da uno studio condotto su venti pazienti trattati con anticoagulanti, che, nonostante la terapia farmacologica, continuavano ad avere TIA. Vogliamo estendere l’utilizzo del doppler transcranico al maggior numero di persone per individuare la terapia più idonea in caso di positività all’esame”.Si tratta di malattie complesse, che necessitano di competenze specialistiche e costose che con l’iter tradizionale non possono essere assicurate in modo capillare sull’intero territorio. Il progetto, approvato dalla Regione Puglia, prevede dei centri periferici spoke e la concentrazione dei pazienti più complessi in un numero limitato di sedi Hub (centri di eccellenza), dove vengono inviate le persone che hanno superato una certa soglia di gravità.

Grazie al telemonitoraggio degli emboli cerebrali, realizzato attraverso l’utilizzo di apparecchi doppler holter transcranici, verranno così individuati in 4-5 ore segnali che corrispondono a eventi tromboembolici cerebrali, consentendo un intervento tempestivo mirato a individuare la terapia più idonea.

Il progetto riceve il forte sostegno di ALICE, l’Associazione per la lotta all’ictus cerebrale, che sarà presente al convegno col suo presidente nazionale ANDREA VIANELLO, noto giornalista e direttore Rai, nonché protagonista di una drammatica vicenda personale, quando nel 2019 fu colpito da un’ischemia cerebrale, che gli tolse temporaneamente la capacità del linguaggio, recuperata dopo lunghe terapie riabilitative.

Antonella Barletta

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