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26 Apr

Carpino Street Project

Gli interventi artistici di Seba Mat, DDuMstudio e Team Art su tre temi: musica, acqua e cibo.

Valorizzare i borghi attraverso interventi di arte urbana che esaltano il patrimonio materiale e immateriale e stimolano la riflessione sull’inclusione e l’accoglienza. È la finalità di “Carpino Street Project – L’arte urbana non esclude” – progetto finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito di Sthar Lab, diretto dal Sindaco Rocco Di Brina, con l’amministrazione comunale (assessorato alla cultura Caterina Foresta) e il RUP e progettista ing. Nicola La Macchia, con la direzione artistica di DDuMstudio – che accende i riflettori sull’arte urbana come veicolo di inclusione e rilettura dei valori della tradizione in chiave contemporanea.

L’intervento mira a narrare gli elementi che caratterizzano l’identità di Carpino – piccolo centro agricolo nel Parco Nazionale del Gargano, adagiato su due colline e posizionato tra il Lago di Varano e la Foresta Umbra – evidenziando il patrimonio materiale legato ai luoghi e al paesaggio, e quello immateriale costituito dalle tradizioni.

Musica, acqua e cibo sono i tre temi legati in maniera inscindibile alle tradizioni di Carpino che saranno interpretati da Seba Mat – Sebastiano Matarrese, artista che lavora nel campo del design, del muralismo, dell’illustrazione -, Team Art – collettivo formato da Marica Montemurro e Giovanni Papapietro, illustratori e designer e dagli architetti e creativi di DDuMstudio, Giulio Mandrillo, Chiara e Laura Pirro, insieme a Roberta Gravina.

Le opere legate ai tre temi sottolineeranno la capacità dell’arte urbana di non escludere e di appartenere a tutti, stimolando una riflessione su inclusione e accoglienza. Il progetto mette in evidenza la capacità della cultura e delle arti di veicolare l’inclusione tra diverse etnie.

«Dopo l’esperienza di Vico del Gargano con l’“Accademia degli Eccitati 2.0”, che ha acceso “i lumi” su tematiche legate all’ecologia utilizzando il linguaggio visivo della street art, continuiamo il percorso di valorizzazione del Gargano. Questa volta l’arte diventa veicolo di argomenti di estrema attualità, dimostrando come sia possibile facilitare l’integrazione e generare senso di appartenenza», spiegano i creativi di DDuMstudio, che curano anche la direzione artistica del progetto.

Le opere degli artisti – arrivati nel borgo garganico il 25 marzo, dove rimarranno fino ai primi di aprile – delineeranno un circuito che, attraversando il paese, porterà alla fruizione di tre luoghi culturaliPalazzo Baronale, Chiesa di San Cirillo e Piazza del Popolo.

Si partirà dalla porta di accesso alla città (su via Mazzini) dove un muro lungo circa 32 metri ospiterà un murale di Seba Mat sul tema della musica, chiaro riferimento ai celebri Cantori. Carpino è, infatti, il regno della musica popolare del Sud Italia e, grazie al Carpino Folk Festival, il paese ha vissuto una vera e propria contaminazione artistica che, negli anni, ha portato da un lato i Cantori di Carpino dalle campagne ai palchi, dall’altro diversi artisti della scena internazionale in paese.

Sempre su via Mazzini, in prossimità dell’incrocio con la SP50, DDuMstudio e Roberta Gravina cureranno una installazione urbana sul tema dell’acqua, elemento che abbraccia la piana di Carpino, con il Lago di Varano e il mare Adriatico divisi da un sottile lembo di terra. L’acqua plasma il paesaggio di Carpino ed evoca le traversate per raggiungere una “terra promessa” che non può non essere accogliente e inclusiva.

All’ingresso del paese in direzione Foresta Umbra, su via Padre Pio, Team Art realizzerà un’opera murale sul tema del cibo ispirata al forte legame tra Carpino e il paesaggio agricolo, in particolare all’olio extravergine di oliva, prodotto dalla pregiata cultivar dell’Ogliarola garganica, e alla coltura della fava, presidio Slow Food. Da sempre elemento di unione e socializzazione, l’atto agricolo rappresenta un collante importante per il paese. Carpino accoglie nuove comunità che trovano proprio nell’agricoltura il primo punto di contatto con il luogo e con la gente del posto.

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BIOGRAFIE ARTISTI

DDuMstudio (cura anche il progetto e la direzione artistica)

TRE TESTE E SEI MANI, non un mostro mitologico, ma uno studio di architettura e design fortemente contaminato dal mondo dell’arte e del progetto, ed inevitabilmente appassionato di Sud. Esploratori instancabili del design come atto e della narrazione come processo, Chiara Pirro, Laura Pirro e Giulio Mandrillo raccontano storie, territori e persone attraverso COSE, SPAZI e COMUNITÀ. Convinti che solo le #manintelligenti possano fondere il fare ed il sapere per produrre valore, dal 2015 si sono trasferiti sul Gargano, a San Marco in Lamis. Lo studio lavora nell’ambito dell’architettura, del paesaggio rurale e dello spazio pubblico, e in quello del design applicato all’agroalimentare. Premiati nel 2018 nella top10 Paesaggio & spazio pubblico under 36 della X edizione del premio nazionale New Italian Blood, contano diversi riconoscimenti e mostre in ambito nazionale e collaborazioni nell’ambito pubblico e privato. Dal 2015 coordinano il settore artistico all’interno di Vazapp, hub rurale di innovazione sociale in campo agricolo. Nel 2019 sono stati inseriti nella pubblicazione nazionale del Consiglio Nazionale degli architetti con il progetto “Teatro dell’Onda” selezionato dal Premio Architetto Italiano e Giovane Talento dell’Architettura.

Seba Mat

Sebastiano Matarrese all’anagrafe, classe 1991, nato in Irpina nel Sud dell’Italia e cresciuto a Modena, lavora fin da giovanissimo nel campo del design, del muralismo e dell’illustrazione. Come designer firma progetti per molti marchi leader nel panorama della moda internazionale e sviluppa campagne di comunicazione per aziende su tutto il territorio nazionale, oltre a svariati complementi d’arredo e studi di arredamento di interni. In parallelo alla professione di designer sviluppa un percorso artistico che lo porta alla realizzazione di murales in tutta Italia e all’estero, e alla partecipazione a vari festival ed eventi culturali su tutto il territorio nazionale. Nel suo percorso sostiene la volontà di recuperare l’arte antica e classica, base portante della cultura pittorica italiana e più largamente europea, quasi come un tributo ai maestri del passato, utilizzandone la visione e gli stili nel tentativo di raccontare storie moderne ed attuali che si vivono tutti i giorni, e/o raccontando tramite opere che si rifanno ad esse, la nostra storia ed il nostro passato.

Team Art

Nasce nel 2016 come collettivo, formato dagli illustratori e designer Marica Montemurro e Giovanni Papapietro, la cui mission è generare percorsi partecipativi utilizzando come strumento le arti figurative. Attraverso i linguaggi dell’illustrazione, del muralismo e dell’artigianato artistico unito al digitale, la ricerca di Team Art mette al centro il potere comunicativo delle immagini, inteso come ponte comunicativo che unisce e annulla le distanze fisiche e sociali. Attorno a Marica e Giovanni ruotano una serie di professionisti attivi in ambiti artistici multidisciplinari, con i quali Team Art propone attività culturali e realizza articoli che uniscono la tecnologia alle tecniche di artigianato tradizionale.

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#ddumstudio #stharlab #carpinostreetproject

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