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26 Apr

Quando la passione supera ogni tipo di restrizione

Si è sentito parlare molto, in questo periodo di lock down, di teatri, cinema ed attività culturali chiuse, con relative proteste degli addetti ai lavori del settore spettacolo e cultura. Sicuramente il Covid – 19 ha portato alla luce criticità che da anni sono passate in secondo piano, criticità alle quali il Belpaese sta cercando ancora di far fronte.

E se il ritorno alla vita “normale” sembra essere lontano, questo settore, che lasciato in balía se stesso, in quanto non ancora preso adeguatamente in esame dalle Istituzioni, sta bloccando una macchina lavorativa fatta di attori, cantanti, musicisti, addetti ai lavori e tecnici, che sono fermi in casa. Probabilmente si dimentica che costoro, sono quelli che negli anni hanno realizzato tutti i prodotti culturali e di intrattenimento, che stanno alleggerendo le giornate del nostro #IoRestoACasa
Lo scenario in prospettiva del futuro sembra grigio: attori senza set, vuol dire una vecchia televisione senza nuove storie; cantanti senza concerti, vuol dire canzoni scritte in solitudine che parlano solo di malinconia senza emozioni; teatri senza pubblico, vuol dire abbassamento del livello culturale di un Paese; organizzatori di eventi e addetti ai lavori senza la possibilità di unirsi, vuol dire distruzione di un mondo socio-economico che può essere solo povero e virtuale.

Fortunatamente “non di solo pane vive l’uomo” e quindi abbiamo assistito a numerose performance online, dirette Facebook o Instagram, video, foto e parvenze di intrattenimento ; certo, non tutte di pregio o comunque atte ad emulare un sorta di professionalità mancata.
C’è da dire che molti, però, sono stati i professionisti (chi con questo lavoro ci mangia davvero) che si sono dilettati e divertiti, per pura e semplice passione, non per noia o egocentrismo, come direbbe qualcuno, a regalare video messaggi ed esibizioni.

Molto spesso ci è capitato di vedere schermate multiple, dove gruppi di amici/colleghi hanno duettato a distanza, cercando non di incoraggiare la digitalizzazione dello SPETTACOLO DAL VIVO, ma semplicemente riempire le giornate silenziose con atti d’amore verso quell’arte che è vanto di una nazione, purtroppo nell’occhio del ciclone.

Di seguito proponiamo un esempio simpatico, seppur difficile, di un estratto de IL VIAGGIO A REIMS di Gioachino Rossini nel quale, tra i protagonisti, figura MATTEO D’APOLITO, Bass-baritone sangiovannese, già conosciuto ai più per le diverse esibizioni nella nostra Città, ma soprattutto per l’intensa carriera concertistica che in un decennio l’ha visto protagonista sui più importanti Palcoscenici mondiali.

Questo video vuol essere d’augurio per tutti i professionisti impegnati nel settore dello spettacolo e della cultura in generale, affinché possano riprendere al più presto a vivere d’arte e tornare ad essere vanto ed orgoglio di una Nazione che ha dovuto far fronte ad un’emergenza improvvisa e che per forza di cose ha messo da parte un settore che ha risentito della mancanza di “contatti”, e di quella socialità di cui vive e si nutre.
A voi tutti buon ascolto e buona visione.
La Redazione

Locandina
Musiche di Gioacchino Rossini
Maestro al Pianoforte: Michele D’Elia Corinna: Maria Laura Iacobellis
La Marchesa Melibea: Chiara Tirotta
LA Contessa di Folleville: Giulia Bolcato Madama Cortese: Marigona Qerkezi
Il Cavalier Belfiore: Manuel Amati
Il Conte di Libenskof: Chuan Wang
Lord Sidney: Matteo D’Apolito
Don Profondo: Marco Filippo Romano
Il Barone di Trombonok: Paolo Ingrasciotta Don Alvaro: Pablo Ruiz
Don Prudenzio: Omar Kamata
Delia: Tiberia Monica Naghi
Modestina: Veronica Granatiero

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