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26 Apr

Bambini con paralisi cerebrale, la ricerca effettuata dei Centri Padre Pio migliora la qualità della vita

12 Novembre 2019
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“Risultati sorprendenti” su 22 piccoli pazienti nel trattamento del #drooling (la #scialorrea) con l’utilizzo di vibrazioni muscolari focali. È l’esito dello studio della Fondazione #CentriPadrePio Onlus pubblicato sulla rivista scientifica International Journal of Medical Sciences (il primo del genere in letteratura).

L’importante attività di ricerca del centro di eccellenza per la #riabilitazione è stata condotta su 22 piccoli pazienti degli “Angeli di #PadrePio” di San Giovanni Rotondo, per i quali sono stati registrati evidenti miglioramenti, misurati con scale di riferimento scientifiche.
Il 40% dei bambini affetti da paralisi cerebrale infantile presentano DROOLING dovuto a disfunzioni del controllo motorio orale, o a disfagia o a disordini sensitivi intra-orali, o difficoltà nel coordinare testa, tronco e muscolatura oro-facciale.
La perdita di saliva dalla bocca, il Drooling B appunto, è una condizione che ha ripercussioni molto spiacevoli sia per i bambini che per genitori, ma anche per gli operatori sanitari. Le conseguenze del fenomeno sono socialmente gravose: rifiuto e isolamento sociale, indumenti perennemente umidi e sporchi, odore sgradevole, pelle screpolata e irritata, infezioni della bocca. Nei casi più gravi, si arriva alla disidratazione, difficoltà nel parlare, fino ad arrivare addirittura al danneggiamento di oggetti come libri, tablet o altri ausili per la comunicazione.

“Si tratta di un aspetto spesso sottovalutato dall’equipe riabilitativa – spiega la dottoressa Serena Filoni, direttore sanitario degli Angeli di Padre Pio e autrice dello studio -. La scialorrea può essere curata con l’utilizzo di farmaci, con interventi invasivi, con trattamenti logopedici, ma spesso si va incontro a effetti collaterali o a benefici transitori. Con l’approccio oggetto dello studio, invece, abbiamo dimostrato come il controllo motorio e il rafforzamento muscolare possono essere influenzati da una potente stimolazione propriocettiva, attraverso la vibrazione appunto, che raggiunge la corteccia somato-sensoriale e motoria attivando le fibre afferenti. La vibrazione, dunque, potrebbe favorire la riorganizzazione della corteccia motoria e somatosensoriale.
I bambini sottoposti alla valutazione con misure di outcome e che presentavano una sciaolorrea da moderata a grave, sono stati sottoposti al trattamento di vibrazione locale con #Crosystem sui muscoli sottomandibolari. Dopo il trattamento, tutti i bambini sono stati rivalutati e i risultati sono stati sorprendenti C’è stato un miglioramento statisticamente significativo in tutti i test effettuati sia subito dopo il trattamento che a distanza di 3 mesi”.

Questo approccio apre ora scenari di trattamento interessanti per una serie di motivi: è un trattamento breve (3 sedute) che può essere sottoposto anche a pazienti non collaboranti ed è privo di effetti collaterali. Si tratta quindi di un metodo “potenzialmente” duraturo e di grande impatto sulla qualità della vita dei piccoli pazienti e delle loro famiglie

QUI LO STUDIO
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31673235

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