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29 Mar

Censis 2017, la graduatoria sorride a diversi corsi di laurea dell’Università di Foggia

12 Luglio 2017
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Analizzando nel dettaglio la graduatoria Censis 2017 degli Atenei italiani (statali e no) – pubblicata giorni fa dal noto istituto di ricerca e ripresa da diverse testate nazionali – appaiono piuttosto evidenti alcune lusinghiere performance dell’Università di Foggia, il cui corso di laurea in “Odontoiatria e Protesi dentaria” (magistrale a ciclo unico) è risultato in assoluto il migliore d’Italia: primo tra tutti quelli in presi in considerazione (ve ne sono altri 32 assimilabili) con una valutazione che sfiora la perfezione, ovvero 99 punti su 100.

«Un successo che riempie di soddisfazione – commenta il Rettore, prof. Maurizio Ricci – poiché si tratta di una delle discipline di ambito medico più ricercate dagli studenti, sia per le prospettive professionali successive al conseguimento della laurea sia per la formazione scientifica che si consegue durante il percorso accademico. Un successo che va condiviso col direttore del Dipartimento afferente, cioè Medicina clinica e sperimentale, prof. Lorenzo Lo Muzio». Ottimi risultati hanno fatto registrare anche il corso di laurea magistrale a ciclo unico in “Giurisprudenza” (6° in Italia sui 47 valutati, con un giudizio di 90 punti su 100) e il corso di laurea triennale in “Scienze delle attività motorie” (anch’esso 6° su 30 valutati, 97 punti su 100). Va giudicato un successo anche l’11° posto del corso di laurea triennale in “Scienze e tecnologie agrarie” (su 22 corsi assimilabili presi in considerazione) con una valutazione di 87 su 100. «Perché questi risultati sulla qualità della nostra didattica sono significativi? Perché – risponde il Rettore – non tengono conto di alcuna suddivisione relativa alle dimensioni degli Atenei, ovvero grandi, medi e piccoli, ma mettono insieme tutti i corsi di laurea ritenuti didatticamente e scientificamente assimilabili, giudicandoli con parametri che, per molti aspetti, soprattutto a causa della nostra giovanissima età, sono fortemente penalizzanti per noi: strutture, storicizzazione sul territorio, capacità di assorbimento professionale dopo la laurea e molto altro. Invece, il fatto di essere valutati così positivamente anche in presenza di graduatorie uniche, che mettono a confronto la nostra con Università molto più grandi e strutturate, ci fa pensare che le conquiste fatte sono notevoli e che dobbiamo proseguire su questa strada. Chi mi conosce, tuttavia, sa bene che la cosa a cui tengo di più non sono le lodi ma l’eventuale miglioramento di eventuali lacune. A questo dobbiamo lavorare alacremente, insieme con i direttori di Dipartimento, con i Docenti e il personale Tecnico-Amministrativo, per migliorare i difetti e spostare più in alto l’asticella delle nostre performance».

Nella graduatoria generale “Censis 2017” (che invece è stata suddivisa in grandi, medi e piccoli Atenei; e con meno di 10.000 studenti, l’Università di Foggia si attesa sui 9.700 circa) – il nostro Ateneo si attesta al 4° posto con una valutazione di 85,4 punti, restando ai primi posti della classifica di riferimento.
«Ci sono aspetti su cui siamo, e forse lo saremo anche in futuro, fortemente penalizzati, come le strutture – argomenta il prof. Maurizio Ricci –. Si tratta di una lacuna su cui abbiamo pochi margini di manovra, ma su cui stiamo lavorando molto seriamente già da diversi anni, avendo ristabilito, ad esempio, decoro e piena funzionalità del plesso che ospita il corso di laurea in Scienze delle attività motorie, che lo ricordo si è classificato tra i primi d’Italia. Per le altre strutture, specie Economia e Giurisprudenza, dovremmo consegnare ai nostri studenti edifici in grado di accogliere le loro richieste dal punto di vista sia didattico sia scientifico a luglio del prossimo anno. Per il resto dobbiamo incrementare i servizi in alcuni casi, mentre in altri dobbiamo implementare opportunità e accessibilità alle nostre risorse, favorendo una maggiore interazione tra Ateneo e territorio, una delle cose per cui chiediamo a tutti, istituzioni in primo luogo, di fare la propria parte».

Molto bene, infine, anche il radicamento del processo di internazionalizzazione dell’Ateneo, che sta facendo riscontrare esiti particolarmente lusinghieri: nella laurea magistrale a ciclo unico di “Giurisprudenza”, l’internazionalizzazione (scambio di docenti e dottorandi, esperienze all’estero degli studenti ma anche stesura e redazione di progetti di collaborazione e partenariato tra Atenei) ha fatto registrare il 2° posto assoluto dopo UniTrento (con 107 punti); nella laurea triennale di “Scienze agrarie” il 2° posto (108 punti) dopo UniSassari; in quella magistrale a ciclo unico di “Medicina e Chirurgia” ancora un 2° posto (104 pt) dopo UniPavia; in quella triennale di “Scienze delle attività motorie” invece il 3° posto (106 pt) dopo UniBologna e UniUrbino Carlo Bo.
«Non essendo variati nessuno dei nostri parametri e delle condizioni già in essere – conclude il Rettore – non si capisce come sia stato registrato un calo considerevole nella graduatoria relativa alle Borse di studio, opportunità in cui abbiamo investito davvero molto. Ma anche questo farà parte dell’analisi approfondita dei dati che stiamo eseguendo, e che sottoporremmo all’attenzione dell’istituto statistico insieme alle nostre eventuali eccezioni».

Fonte unifg

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