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22 Nov

Il copione di maggio non cambia

Di Sante Barbano

Il maggio 2019 molto probabilmente sarà annoverato negli annali per essere uno tra i più freddi degli ultimi decenni. Infatti la pesante anomalia termica resiste nonostante il passare delle settimane. Sicuramente fa notizia un mese così “freddo” perché ormai si registrano temperature sistematicamente oltre le medie.
Con una carta meteorologica possiamo comprendere meglio le cause della mancata stabilità: i colori più accesi indicano la presenza di una pressione più alta (o, meglio, una colonna d’aria dove le correnti sono discendenti e quindi “premendo” l’aria verso il basso garantiscono un tempo migliore) che se ne sta lontana dalla penisola; per le perturbazioni è abbastanza semplice tuffarsi o comunque influenzare il tempo sul nostro settore il quale è meno protetto del solito.

Chi ha paragonato scherzosamente maggio a novembre ha sicuramente notato la frequenza di temperature minime sotto i 10°C, la difficoltà di giorno a superare i 20°C e l’elevato numero di giorni piovosi accompagnato dal poco soleggiamento.

In settimana i valori termici tenderanno lentamente ad aumentare, ma le schiarite dovranno ancora faticare per prevalere sulle nubi, soprattutto nelle ore più calde. Non escludo ancora qualche breve scroscio di pioggia principalmente oggi e giovedì. La tendenza per il fine settimana e l’inizio della prossima mostra l’ennesimo aumento del rischio di fenomeni.
Credo che dovremo attendere il fisiologico decorso stagionale (fine maggio/primi giorni di giugno?) per assistere a condizioni atmosferiche tardo primaverili.

Sante Barbano

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