di Domenico Perna
Sono ore di attesa, alternata a momenti di sconforto, quelle che si vivono in Capitanata.
Nella giornata di oggi infatti, potrebbe arrivare la decisione del Tribunale Federale Nazionale, chiamato ad accettare o rifiutare la richiesta della Procura Federale che ha ufficialmente chiesto la retrocessione del Foggia Calcio in Serie C e 6 punti di penalizzazione da scontare nella prossima stagione.
Diverse anche le richieste di squalifiche per i dirigenti rossoneri, oltre ad alcuni calciatori ed ex tesserati, tra cui l’allenatore del Sassuolo Roberto De Zerbi e l’ex direttore sportivo Giuseppe Di Bari. In realtà la sentenza del Tribunale Federale Nazionale sarebbe dovuta arrivare immediatamente dopo la richiesta della Procura Federale, ma vista la mole di deferiti, ben 37, e forse le perplessità sul reale svolgimento del processo con alcuni fasi interlocutorie alquanto dubbie e apparse fuori luogo non solo agli avvocati rossoneri, ma anche a molti organi della stampa nazionale, la sentenza definitiva arriverà al massimo entro l’inizio della prossima settimana.
Fino ad oggi nessuna squadra è stata mai retrocessa per illecito amministrativo, che in genere porta ad ammende pesanti alla società responsabile oltre a punti di penalizzazione in classifica. La retrocessione in generale avviene quando si viene meno all’articolo 7 del Codice di Giustizia Sportiva, che parla di illecito sportivo, cosa ben diversa e più grave dell’illecito amministrativo che invece viene contemplato nell’articolo 8, la cui violazione viene imputata al Foggia Calcio. E’ una differenza sottile ma importantissima, che potrebbe far crollare giustamente il castello accusatorio della Procura Federale, che mai come in questa situazione, evoca a tutti i costi una “pena esemplare”.
Tutti si auspicano che la richiesta di retrocessione della Procura Federale venga rimandata al mittente, poiché è giusto che il Foggia paghi per i suoi errori, commessi inconsciamente o con la consapevolezza di sbagliare, ma la pena deve essere commisurata per ciò che si contesta ai rossoneri, non per quello che magari chiedono le parti terze coinvolte indirettamente al processo, le quali potrebbero avere notevole interessi non solo dal punti di vista economico se il Foggia venisse retrocesso.
IL FOGGIA NON SI FERMA Nonostante tutto, la famiglia Sannella non molla la presa. Il tutto indurrebbe i fratelli Franco e Fedele a lasciare tutto e ritrovare una certa tranquillità, ma la passione, i sacrifici e il notevole sforzo economico profuso solo per amore del Foggia Calcio è più grande di tutto. In primis la società rossonera, con notevole anticipo, ha provveduto al pagamento delle spettanze dovute ai tesserati, dipendenti e collaboratori per il trimestre marzo, aprile e maggio, e inoltre sta ultimando la documentazione per l’iscrizione al campionato da effettuare comunque entro il 30 giugno a prescindere dalla categoria di appartenenza.
Fortunatamente non tutto gira male alla società rossonera, visto che nella giornata di lunedì il Tribunale Federale Nazionale ha accolto la richiesta di sospensiva del Foggia Calcio sulla mutualità, da cui era stata esclusa la società rossonera dopo l’assemblea interna tra le squadre di B con 13 voti contro e 7 favorevoli, per aver presentato in ritardo le fideiussioni. La sentenza definitiva è attesa per il 6 luglio, ma tutto lascia presagire che almeno in questo caso la situazione andrà nel verso giusto, con il Foggia che potrebbe così portare nelle proprie casse ben 2 milioni di euro, stessa somma di denaro servita per pagare tutti gli emolumenti e le spettanze dovute ai propri dipendenti.
CAMPAGNA ABBONAMENTI E ALLENATORE Il Foggia Calcio ha comunicato che oggi alle ore 11.00 presso la Sala Stampa “Antonio Fesce” dello stadio Zaccheria, verrà presentata la ‘Campagna Abbonamenti’ per la stagione 2018 – 2019. Un segnale importante dalla società, che come evidenziato in precedenza, va comunque avanti nonostante il clima surreale in cui sta lavorando in questi giorni. Domani invece potrebbe arrivare il nome per la panchina rossonera, che dopo la risoluzione del contratto consensuale tra la società e l’ormai allenatore del Crotone Giovanni Stroppa, è attualmente scoperta. E’ dato per scontato l’approdo in capitanata di Massimo Oddo, ex allenatore dell’Udinese e del Pescara, anche se il tutto potrebbe essere legato alla categoria in cui il Foggia militerà nella prossima stagione; nel caso in cui il Tribunale Federale Nazionale opterà per la retrocessione in Serie C, potrebbe passare in pole position il nome di Gianluca Grassadonia, ex tecnico di Messina e Pro Vercelli, che piace molto al Ds Luca Nember, ultimo baluardo rimasto alla corte del Foggia nonostante il mare in tempesta.