di Michele Del Grosso
Dopo la zona internazionale e la zona “Pozzocavo-Parco del Papa”, l’analisi dei punti di forza e debolezza della nostra città si concentra su Viale Cappuccini, Via Crisetti e tutta la fascia urbana che, partendo da via San Salvatore, si spinge fino al limite del nostro centro storico, abbracciando due importanti luoghi di San Giovanni Rotondo, la villa e Largo Piscine detto il “Puscinone”.
Ma partiamo da Viale Cappuccini. Di certo una delle strade più importanti del nostro paese. Collegamento diretto e immediato con il polo ospedaliero e la zona santuario. Di viale Cappuccini apprezzo due caratteristiche su tutte e se volete possono essere considerate come due elementi di forza. Man mano che la si percorre, gettando lo sguardo verso Sud si possono ammirare bei panorami della città e della valle. In secondo luogo, la strada è caratterizzata da diverse salite ed è sempre bello scorgere dopo l’ultimo scollinamento la prima chiesa di Padre Pio perfettamente allineata con l’asse stradale, quasi a ricordare, se ce ne fosse bisogno, che tutto è iniziato da li. Nonostante la strada abbia subito un grosso cambiamento a causa delle costruzioni che sono sorte negli anni, questa è un’immagine che resiste intatta e che noi sangiovannesi abbiamo ben impressa nella mente.
Forse Viale Cappuccini ha anche le caratteristiche per poter diventare una bella passeggiata alternativa al corso principale del paese specie nella stagione estiva. Questa potenzialità, però, rimane inespressa per vari motivi. La zona è povera di servizi o ad esempio negozi che possano spingere i sangiovannesi a frequentarla. Assodato che la vocazione della strada non è commerciale, occorre aggiungere le pendenze che la strada raggiunge in alcuni tratti che la rendono di certo poco agevole anche come semplice passeggiata di piacere. Un ulteriore elemento a sfavore, che secondo me è un grosso punto di debolezza, è la mancanza di alberature su uno dei due marciapiedi, praticamente per tutta la lunghezza della strada. Sul marciapiede sono chiaramente visibili le buche che qualche tempo fa ospitavano gli alberi. Purtroppo ignoro il motivo della loro rimozione. Quel che è certo è che camminare su quel marciapiede, d’estate, in salita, è davvero dura (per esperienza vissuta) e magari scoraggia anche chi, per motivi di lavoro o quant’altro, volesse percorrerla.
Altri elementi di forza, a mio parere, sono i campi da gioco del circolo Vallerossa e della parrocchia San Francesco. In forme, strutture e modi diversi, è fuori discussione il grande ruolo sociale svolto da questi importanti luoghi di aggregazione sparsi qua e là nella nostra città. Non c’è nulla da fare, quanto è bello capire che è arrivata la primavera perchè si iniziano a sentire gli schiamazzi dei bambini che corrono dietro ad un pallone? Riempiono le strade, le piazze, la città.
La fascia urbana che stiamo analizzando presenta una densità di costruito che aumenta man mano che ci si avvicina al centro cittadino. Di pari passo aumentano anche le funzioni/servizi che però rimangono localizzati quasi sempre sulle strade principali.
Edificio importante che si incontra su Viale Cappuccini è quello della Biblioteca comunale “M.Lecce”. Una biblioteca è sempre un punto di forza per il solo fatto di esserci. Ciò non toglie che la nostra biblioteca potrebbe puntare a molto di più e sarebbe bello se diventasse davvero un luogo di riferimento attivo per la cultura della nostra città in particolare per le giovani generazioni. Una risorsa smart e al passo con i tempi. Spero che il recente finanziamento ottenuto con il bando “community library” possa rappresentare davvero una svolta e far fare il salto di qualità alla biblioteca.
Un elemento di forza è la villa. Bisogna ammettere che la sua estensione ridotta (peccato) rende impari il confronto con le ville di paesi e città vicine come per esempio San Marco in Lamis, però essa svolge benissimo la sua funzione. In particolare la sua vegetazione molto fitta la rende un oasi piacevole in cui ripararsi dal sole estivo. Detto questo, a mio parere, un restyling non guasterebbe e potrebbe dare un aspetto davvero elegante al cuore della città. Intorno alla villa infatti sorgono alcuni tra i principali servizi, bar, pub cittadini rappresentando quindi un luogo di aggregazione e tra le tappe principali del passeggio sangiovannese. Molti oggi trovano sciocco il famoso sopra e sotto in villa, però tutti abbiamo avuto un periodo in cui lo abbiamo apprezzato, tutti lo abbiamo praticato almeno una volta. Chissà quante amicizie e quante coppie sono nate in questa maniera. È ancora più bello quando nelle serate di agosto la villa si scarica del traffico e si “allarga” grazie all’isola pedonale.
In termini di traffico un ruolo positivo ed importante è svolto da Via Crisetti, una sorta di circonvallazione nord del paese che alleggerisce la villa di parte del flusso di veicoli e permette di raggiungere più velocemente Viale Cappuccini e quindi l’ospedale.
Per terminare, discorso un po’ diverso merita il “puscinone”. La piazza è più complessa di quel che si pensa e contiene tre elementi almeno. La fontana, le giostrine per bambini, e il mercato ortofrutticolo. Qualche anno fa la piazzetta è stata oggetto di un intervento di riqualificazione che, dalle voci che ho captato in giro, non è stato molto apprezzato. Secondo me il discorso è molto chiaro. Il progetto può piacere o no, come sempre, in relazione ai gusti personali e soggettivi. Il problema è che se si sceglie di realizzare un opera con determinate caratteristiche bisogna essere consapevoli e assumersi l’onere di una manutenzione importante. L’idea di rievocare l’acqua è suggestiva, ma è chiaro che richiede un impegno notevole per garantire gli standard di pulizia, salubrità e decoro dell’opera. Il resto dovrebbe farlo anche il cittadino in quanto soggetto civile ed evitare di buttare, ad esempio, rifiuti nella fontana o lasciare carte e bottiglie in giro. A volte i problemi non sono ascrivibili solo alla qualità di un progetto. Le giostrine per bambini, se la memoria non mi inganna, sono state danneggiate. Infine il mercato ortofrutticolo. Eppure secondo me Largo piscine è un perfetto esempio di un luogo che potrebbe esprimere veramente tanto, ma ad oggi è incredibilmente un elemento debole. Avete presente le piazzette che si incontrano nelle cittadine estere? Quelle che hanno sempre un mercatino ortofrutticolo e che rimangono tra le cose più caratteristiche che avete visto quando avete fatto un viaggio?
Ecco, secondo me il “puscinone” ha le potenzialità per essere una di quelle piazze e diventare anche un elemento di attrazione se vogliamo far scendere i turisti in paese e fargli apprezzare la nostra San Giovanni.