In un mondo dominato dalla tecnologia, anche il cibo sembra essersi rassegnato alla moda del 2.0. La cucina molecolare, l’incessante bombardamento mediatico sui temi del cibo, il food porn, fanno parte di un’esasperazione nel racconto del cibo che, quasi quasi, sembrano averlo relegato a qualcosa di marginale, accessorio, di poco importante.
In questo contesto è strano far caso ad una recente ricerca, condotta tra i giovani tra i 15 e i 35 anni: dai dati emerge che 8 millennials su 10 prediligono, ai pasti, un buon piatto di pasta anzi, per il 63% degli intervistati è uno degli elementi imprescindibili dello stare a tavola.
Ma, a rendere ancora più “simpatica” questa ricerca è il primato di un piatto tutto italiano: la lasagna. Simbolo del pranzo della domenica, è piatto redivivo perché si mangia anche il giorno dopo ed è una tradizione a cui nessuno sembra poter rinunciare.
E se guardiamo al futuro, come sarà la pasta per i giovani? Per il 42% sarà esattamente come oggi: il piatto simbolo rimarrà uno spaghetto pomodoro e basilico. Un po’ più aperti all’innovazione, il 17% dei ragazzi pensa a un set di pasta con tutti gli ingredienti pronti, puliti e dosati; il 13% immagina una pasta da cucinare con i wok insieme a ingredienti di cucine diverse; il 12% vorrebbe una pasta da ordinare con una app che arriva a casa già pronta; l’8% che la preferirebbe pronta da scaldare al microonde e un altro 8% si aspetta di avere la possibilità di farsela a casa, con una stampante 3D.