Monte Sant’Angelo – IERI Pomeriggio – dove mi ricorda . Quando l’Arcangelo Michele, apparve al vescovo di Siponto, in visione e disse: “Non è compito vostro consacrare la Basilica da me costruita. Io che l’ho fondata, io stesso l’ho consacrata. Ma voi entrate e frequentate pure questo luogo, posto sotto la mia protezione”».
Allora il vescovo Lorenzo, insieme ad altri sette vescovi pugliesi, in processione con il popolo ed il clero Sipontino, si avviò verso il luogo sacro. Durante il cammino si verificò un prodigio: alcune aquile, con le loro ali spiegate, ripararono i vescovi dai raggi del sole. Giunti alla Grotta, vi trovarono eretto un rozzo altare, coperto di un pallio vermiglio e sormontato da una Croce. Inoltre, come racconta la leggenda, nella roccia trovarono impressa l’orma del piede di San Michele.
Il santo Vescovo Maiorano – vi offrì con immensa gioia il primo Divin Sacramento. Era il 29 settembre. La Grotta stessa, come unico luogo non consacrato da mani d’uomo, ha ricevuto nei secoli il titolo di “Celeste Basilica”.
di Claudio Castriotta