Luca Pin è il nuovo direttore generale della BCC San Giovanni Rotondo. La presentazione è avvenuta lunedì 5 settembre, nel corso di un incontro, tenutosi presso la sede centrale dell’istituto di credito, alla presenza del presidente Giuseppe Palladino, del Consiglio di Amministrazione e dei collaboratori e dipendenti.
Luca Pin, classe 1967, subentra nell’incarico di direttore generale a Roberto Torre; è originario di Vittorio Veneto e ha trascorso l’intera vita professionale nel mondo del credito cooperativo, acquisendo competenze trasversali nell’intera attività bancaria.
Queste le sue dichiarazioni pubblicate in un video diffuso sui social media della Banca (https://www.youtube.com/watch?v=7MzU1Ww5Hrk)
“Affronterò questa sfida – che è professionale e personale – con tanto entusiasmo, con la consapevolezza di arrivare in una Banca con più di 100 anni di storia e che ha una sua dimensione economica ben definita, in un territorio che ritengo avere molti margini di sviluppo, sia dal punto di vista economico che da quello sociale e culturale.
Le banche di credito cooperativo hanno una funzione importante per lo sviluppo dei territori, e il nostro sta esprimendo dei tassi di crescita importanti. Credo molto nel credito cooperativo – la mia storia professionale lo dimostra – perché condensa etica ed economia, una sintesi che in altre realtà bancarie e finanziarie è molto più difficile ritrovare.
Sarà mio compito, quindi, cercare di mettere dipendenti e collaboratori della Banca nelle migliori condizioni possibili per esprimere ogni potenzialità, nell’interesse dei soci, dei clienti e del territorio.
Ieri, incontrando per la prima volta i dipendenti, ho voluto rimarcare l’importanza dei giovani in questo contesto storico ed economico. La nostra Banca, negli ultimi due anni, si è dimostrata attenta da questo punto di vista, assumendo, nell’ultimo anno, nuove giovani risorse : il loro coinvolgimento è fondamentale anche per aiutare i colleghi senior a rimanere competitivi ed attuali con l’evoluzione del mercato. Il compito che abbiamo è quello di accompagnarli, mettendoli nelle condizioni di esprimere tutto il loro potenziale“.