Fonte www.amaraterramia.it
Federico Quaranta conduce gli spettatori alla scoperta delle Isole Tremiti, un tempo chiamate isole Diomedee, dal nome dell’eroe omerico, compagno di Ulisse nella guerra di Troia. Proprio Diomede potrebbe essere considerato il primo “confinato” della storia di questo arcipelago: venne esiliato su queste falesie per aver ferito la Dea Afrodite in uno scontro con Enea, nemico giurato di Diomede. Dopo di lui, in epoca romana fu il turno di Giulia, la nipote dell’Imperatore Augusto, deportata alle Tremiti per il suo essere troppo “libertina”. Oltre la mitologia e le leggende c’è la storia che ci dice che questo arcipelago è stato, dall’antichità fino al periodo fascista passando per i Borboni, il luogo del confino per tutti coloro che non si allineavano al pensiero dominante dei potenti di turno, per coloro che erano ritenuti diversi, gli omosessuali ad esempio, e anche per le minoranze etniche e religiose. Ora la storia racconta di un luogo incantato e incontaminato con mille sfumature di mare e di roccia, che hanno finemente ispirato il maestro Lucio Dalla, il quale aveva un rapporto elettivo con queste isole. San Nicola, San Domino, Pianosa, Capraia e lo scoglio del Cretaccio sono protagoniste di questo viaggio del Provinciale che vuole raccontare a tutti un mutamento culturale che sa di rivoluzione: da luogo del “confino” a Eden nel cuore del Mar Adriatico dove ora è possibile vivere in pace immersi nella natura incontaminata.
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