L’ associazione culturale Kale’ torna in quel di Guardialfiera per portare anch’ essa un giusto e sentito tributo d’ onore alla Poesia. Li’ ,infatti, si immola il suo piu’ benemerito altare, edificato circa trentatre’ anni orsono grazie alla tenacia e al fervore culturale del prof.Vincenzo di Sabato , illustre decano e fondatore dell’ evento .
Evento al quale accorrono, ogni anno , il 2 ottobre, poeti ed artisti da tutto il mondo,per festeggiare la poesia , ma anche per costruire nuovi ponti e direzioni entro cui veicolare la Luce che essa lascia per i viottoli del mondo.
Tra fasti e riflessioni si è svolta la dunque Trentatreesima giornata mondiale della poesia di Guardialfiera , dedicata quest’ anno al settecentesimo dalla morte del Sommo poeta . Una Lectio brevis su Dante e un succulento pranzo conviviale hanno preceduto il tavolo culturale organizzato dal dott. Gianni De Risio, presidente del centro culturale studi storici del Molise , al quale hanno seduto le associazioni presenti , tra cui il Saggio e Kale’ , rappresentate dai rispettivi presidenti , il Cav Barra e il dott.Lio Fiorentino.
Il confronto tra gli autorevoli ospiti è stato moderato da Maurizio Varriano. Interessanti gli spunti di riflessione del poeta e presidente Lio Fiorentino circa il ruolo della poesia oggi .Fiorentino , infatti , ha sottolineato l ‘importanza della poesia in una societa’, quella odierna, che tende ad ascriverla tra le cose inutili . “Ma è essa e ‘ materia che unisce e costruisce ponti tra generazioni e realta’ che altrimenti rimarrebbero distanti e dunque viva la poesia e i poeti ,perche’ sono loro a farsi carico della diffusione della bellezza , l ‘ utile cosa inutile che salvera’ il mondo dall’ ovvieta’” .
Cosi ‘, conclude il presidente Fiorentino , invitando tutti a riconoscere nella Poesia “riverberi e percorsi intimisti che possono essere terapeutici e risolutori , perche’ la poesia è intangibilia’ e concretezza, caducita ‘ e infinitezza” .
Declamazioni e riconoscimenti letterari attribuiti ai poeti presenti , tra cui i kalini , hanno congedato una giornata di sana cultura e poesia che rinnova in noi la spinta a costruire sogni veri in futuri percorribili .