Verrà analizzata l’accuratezza dell’ecografia transperineale nel follow-up dei pazienti affetti da malattia di Crohn perianale

Quello presentato dall’Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Casa Sollievo della Sofferenza, diretta da Francesco Perri, è l’unico progetto italiano vincitore della borsa di ricerca “Intestinal Ultrasound” sovvenzionata dalla ECCO-IBUS, Società Europea per lo studio delle malattie infiammatorie croniche intestinali (Colite Ulcerosa e Malattia di Crohn).
Ecografia transperineale nel follow-up di pazienti con malattia di Crohn perianale: confronto con la Risonanza Magnetica è il progetto presentato alla ECCO-IBUS e redatto da Fulvia Terracciano e Antonella Marra, entrambe gastroenterologi nell’Ospedale di San Pio.

Antonella Marra e Fulvia Terracciano,medici presso l’Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Casa Sollievo della Sofferenza
La malattia di Crohn è caratterizzata da un’infiammazione cronica dell’intestino che può colpire tutto il tratto gastrointestinale, dalla bocca all’ano, e spesso è associata a malattia perianale con comparsa di ascessi o fistole.
«Normalmente nelle visite di controllo (follow-up) – afferma Terracciano – i pazienti con il morbo di Crohn affetti da malattia perianale eseguono esami invasivi o indaginosi come ad esempio la colonscopia o la risonanza magnetica, oltre ad una visita chirurgica. Questo studio ci permetterà invece di confrontare l’ecografia transperineale con la risonanza magnetica e di stabilire la sua utilità nel follow-up dei pazienti affetti da fistole e ascessi perianali causati dalla malattia di Crohn».
L’ecografia transperineale è una metodica poco diffusa, svolta solo in pochi Centri, tra cui Casa Sollievo. Grazie ad una sonda che viene fatta scorrere lungo il perineo – cioè lo spazio compreso tra l’ano e gli organi genitali esterni – è possibile studiare l’anatomia del canale anale e dell’ultimo tratto del retto e dimostrare l’eventuale presenza di fistole e ascessi.
«Con questo tipo di ecografia – conclude il gastroenterologo – si avrà la possibilità di offrire al paziente risposte in tempo reale sull’andamento della sua malattia senza procurare alcun tipo di discomfort doloroso».
Lo studio finanziato dall’Associazione verrà svolto in collaborazione con Fabrizio Bossa e Sonia Carparelli, anch’essi medici presso l’unità operativa di Gastroenterologia di Casa Sollievo e con la Gastroenterologia dell’Ospedale Fatebenefratelli “Sacco” di Milano, diretta da Giovanni Maconi.
Presso l’Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Casa Sollievo della Sofferenza afferiscono – ogni anno – oltre 400 pazienti con malattie infiammatorie croniche dell’intestino di cui il 10% con malattia perianale. Questi pazienti vengono seguiti in un Ambulatorio dedicato e condiviso con gli specialisti Giovanni Bisceglia e Giuseppe Canistro della Chirurgia Addominale.
Fonte Operapadrepio
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