Di Sassano Salvatore
Aspettavo che papanonne si appisolasse per sgattaiolare via giù per le scale fino alla cuccia di furia,ricavata sotto lu mugnale dove nascondevo una specie di divisa da calcio tutta spaiata.
Ad attendermi, alla purtadda,quelli del tabacchino di Emilio e Giuseppe.Fieri della nostra tradizione che annoverava giocatori finiti nel blasone del calcio cittadino,partivamo alla conquista dei campi di calcio sparsi nel paese:il campo di giuanne la morte,quello dellla terra maresca,fino al campo di don ginnare ci vedeva impegnati in partite che si sapeva quando iniziavano ma non quando finivano!!!
Tra zillie e chi segna vince quasi sempre tornavamo col buio.
Erano partite sangue e arena !!!!
Ma era nel cortile della forgione che si consumavano partite epiche tra noi e quelli dillu travagghie!!!
Duravano ore,ci sentivamo protagonisti di un calcio sognato dai più:chi si sentiva bettega,chi causio,anastasi,io il leggendario cruijff!!!
Era un campo che poche volte ci ha visto vincitori:era inespugnabile!
Erano fortissimi di una categoria superiore alla nostra:noi rocciosi e zilluse,loro tutta classe.
Molti anni dopo mi ritrovai in intimità in quel posto raccontai di quelle battaglie,una lacrima solcava il mio viso,non feci l’amore con lei quella volta,lo feci con i miei ricordi!
Era il tempo delle sfide tra quartieri,era il tempo di quelli del tabacchino contro quelli dillu travagghie!!!
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