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23 Nov

Un nuovo coronavirus nel nostro spazio-tempo

22 Febbraio 2020
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Un nuovo coronavirus nel nostro spazio-tempo

 

Cos’è il coronavirus?

Il nome coronavirus identifica una famiglia di virus che presentano una classica struttura a frange bulbose che ricordano una corona reale. Non è l’unico virus di questa famiglia: in passatosono stati rinvenuti virus simili che hanno portato altre malattie in giro per il mondo: da semplici raffreddori a SARS e MERS.

Nei primi giorni di Gennaio le autorità sanitarie hanno identificato il virus responsabile dell’epidemia di Wuhan in Cina. Da quel momento ci sono stati altri contagi in altre parti del mondo tali da poter ridimensionare il fenomeno in pandemia. Per pandemia si intende il fenomeno mediante il quale una malattia generata da un agente patogeno varca i confini di un ambiente circoscritto, come può essere un continente, arrivando in un altro.

 

Da dove origina questo virus?

Ad oggi non esiste una risposta certa. Quello che sappiamo è che studiando il coronavirus ci si è resi conto che è molto probabile che i primi portatori di questo patogeno siano stati i serpenti nell’area di Whuan. Un virus poi può trasmettersi ad altri animali e mutare, prima di arrivare all’uomo.

 

Come avviene il contagio?

Il contagio avviene tramite le particelle di saliva che si emettono durante la respirazione o durante uno starnuto. Il contagio deve avvenire entro un metro di distanza. La probabilità di infettarsi toccando superfici è molto bassa. Il virus al di fuori di una persona non sopravvive a lungo, mediamente qualche ora. Questo perché il virus per poter sopravvivere ha bisogno di un ospite (uomo o animale). Non abbandoniamo i nostri animali domestici: è improbabile che possano contagiarci.

 

Quali sono i sintomi più comuni dovuti al coronavirus?

I sintomi sono simili a quelli di un raffreddore comune, anche quello deriva da un virus. Febbre, senso di affaticamento, difficoltà a respirare. Solo nei casi più gravi si incorre in polmonite, insufficienza renale e, nella peggiore delle ipotesi, a morte. Le categorie più a rischio sono pressoché 3: bambini, anziani e persone immunodeficienti (coloro che non hanno un sistema immunitario ottimale).

 

Ad oggi c’è da preoccuparsi per il coronavirus?

Evitare una psicosi di massa è necessario per non farsi trovare impreparati. Oggi sappiamo che il virus è una realtà anche in Italia, sarebbe stupido non considerare questo nuovo avvenimento. Ma è anche stupido un allarmismo incontrollato. Bisogna mantenere la calma e usare le giuste misure di precauzione per proteggersi da eventuali contagi. Innanzitutto bisogna evitare di frequentare luoghi in cui la probabilità di incontrare persone infette è maggiore. Questo non significa però eliminare dalla nostra società le minoranze. Non andare più al ristorante cinese non è una grande mossa. Inevitabilmente è più facile contagiarsi con persone che sono state nei pressi dall’epicentro cinese. È inammissibile anche solo pensare che il contagio possa avvenire attraverso un cinese che non è mai stato in Cina.

Non essendoci ancora un vaccino questo virus fa paura e spaventa. Bisogna aspettare ancora. Gli esperti sono a lavoro per una soluzione nel più breve tempo possibile.

 

Cosa fare nel caso in cui pensi di avere contratto il virus?

È OBBLIGATORIO NON recarsi in ospedale nel caso in cui si pensa di essere stati contagiati. L’ospedale è un anello debole. Lì ci sono malati che hanno difese immunitarie basse oltre che anziani e bambini e potrebbe quindi trasformarsi in una bomba ad orologeria permettendo così una diffusione di massa del virus. Tu che sei infetto potresti infettare tutto il pronto soccorso. Ogni persona, tornando a casa o andando in reparto potrebbe infettare altre persone e così via. In breve tempo, da un solo caso, si arriverebbe a centinaia di infettati. Il tempo di latenza (il tempo che passa da quando il virus entra nell’ospite a quando l’ospite esprime i primi sintomi) del virus è di circa 2 settimane, quindi prima che un’altra persona si accorga di essere stata contagiata potrebbe già aver contagiato molti altri individui.

Chiama il numero 1500 per chiedere qualsiasi cosa sul coronavirus. Non ci sono domande stupide.

Se pensi di essere infetto cosa devi fare? Chiamare il 112 e seguire le indicazioni.

 

 

Michele Marcucci

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