Il turismo religioso presenta oggi numeri di tutto rispetto. Nell’ultimo anno censito, il 2018, ha fatto registrare circa 5,2 milioni di pernottamenti stranieri e generato, sempre solo dai mercati esteri, una spesa complessiva di oltre 180 milioni di euro.
Ma secondo i dati del Vaticano, questo settore, compreso l’indotto, vale almeno 1,4 miliardi di euro, in quanto bisogna comunque aggiungere quel traffico domestico che presenta numeri quasi doppi in termini di arrivi e presenze. Stando ai rilevamenti Isnart, infatti, nel turismo religioso il 61% dei flussi è nazionale, il restante 39% internazionale. In base ai dati a disposizione dell’Enit, le tre destinazioni trainanti del turismo religioso in Italia sono Roma con una spesa che nel 2018 si è attestata sui 122 milioni di euro, seguita a distanza da Assisi (13 milioni di euro) e da San Giovanni Rotondo (11 milioni).
Fonte lagenziadiviaggi.it