San Giovanni Rotondo, 22 settembre 1968 – Una folla silenziosa e devota attendeva all’alba fuori dal convento dei Frati Cappuccini. Nessuno sapeva che quella sarebbe stata l’ultima giornata terrena di Padre Pio da Pietrelcina, il frate delle stigmate, amato in tutto il mondo per la sua umiltà, i miracoli e la profonda unione con il dolore di Cristo.
Un giorno come gli altri, eppure diverso.
La giornata iniziò come tante altre, con la Messa dell’alba, celebrata alle 5:00 del mattino nel santuario di Santa Maria delle Grazie, ma chi era presente notò qualcosa di diverso: Padre Pio era molto debole, affaticato, quasi trasparente. Aveva 81 anni, ma negli ultimi mesi la sua salute si era precaria.
Durante la Messa, con voce flebile e mani tremanti, pronunciò le parole della consacrazione con una intensità spirituale che commosse i presenti.
Terminata la celebrazione, fu accompagnato a riposare. Nonostante le difficoltà respiratorie, volle comunque confessare alcuni fedeli, come aveva fatto ogni giorno per decenni.
Un addio silenzioso, nel pomeriggio, Padre Pio restò nella sua cella. Parlava poco. Le stigmate, miracolosamente presenti sul suo corpo per cinquant’anni, erano scomparse da qualche giorno, senza lasciare traccia. Era un segno misterioso, quasi come se la sua missione sulla terra fosse giunta al compimento. Verso sera, ricevette l’Unzione degli Infermi. Non ebbe paura. Ripeteva solo: “Gesù, Maria”, le sue ultime parole, dette con un filo di voce, fino al suo ultimo respiro.
Ore 2:30 del mattino, 23 settembre 1968 Padre Pio morì nella notte tra il 22 e il 23 settembre, alle ore 2:30 circa. Accanto a lui, i confratelli vegliavano in preghiera. Il suo volto, subito dopo la morte, apparve sereno, disteso, quasi giovanile, come testimoniato da molti presenti. Il corpo fu esposto per giorni, e migliaia di fedeli affluirono a San Giovanni Rotondo per dargli l’ultimo saluto. Era il tramonto di una vita, ma l’alba di un culto che avrebbe attraversato il mondo.
Un’eredità viva A distanza di decenni, la figura di San Pio continua a essere fonte di fede, conforto e ispirazione per milioni di persone. Le sue parole, le sue opere, e la sua ultima giornata sulla terra sono un richiamo alla santità vissuta nel quotidiano, nel silenzio, nella sofferenza offerta per amore.
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