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25 Apr

lIRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, le pietanze della tradizione pugliese scelte ed adattate per i pazienti diabetici

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L’opuscolo, prodotto nell’ambito del progetto europeo Gatekeeper, verrà distribuito ai pazienti coinvolti nella sperimentazione presso l’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza. Raccoglie 15 pietanze e 6 spuntini ed è stato creato con un intento prettamente educativo e di valorizzazione dei piatti tipici della dieta e della tradizione pugliese 


Fave e cicoria, orecchiette rucola e patate o con i broccoli, pancotto, bruschetta e insalata di polpi. Sono solo alcune delle pietanze tipiche della tradizione pugliese che l’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza ha messo sotto la lente di ingrandimento nell’ambito del progetto europeo Gatekeeper, che dal giugno del 2021 sta verificando l’utilità dell’Intelligenza Artificiale nel predire l’evoluzione del diabete di tipo 2 unendo gli esami convenzionali ai dati sugli stili di vita raccolti dai dispositivi indossabili, come gli smartwatch.

Le pietanze, spiegate passo passo con dettagliate ricette, sono state scelte, adattate e pubblicate in un opuscolo informativo in corso di distribuzione ai pazienti del Day Hospital Diabetologico che partecipano alla sperimentazione e sono state accuratamente selezionate dall’Unità di Dietologia e Nutrizione Clinica dell’Ospedale.

Il libretto va inteso come un utile supporto per il paziente diabetico ad assumere una maggiore consapevolezza alimentare – ha spiegato Adele Potenza, medico responsabile dell’Unità di Dietologia e Nutrizione Clinica dell’Ospedale –. Se è vero che tutti devono prestare attenzione al proprio regime alimentare, ciò è ancora più rilevante per i pazienti con diabete, per i quali l’alimentazione incide in maniera significativa sulla gestione della patologia. Il libretto è pensato per essere utilizzato come piccola guida alla valutazione di alcuni piatti tipici della cucina pugliese. Per ogni ricetta vengono riportate le calorie totali, la distribuzione dei nutrienti (proteine, lipidi, glucidi e fibre) e il carico glicemico. Nonostante le ricette prevedano tutte ingredienti genuini, consultando il libretto è possibile constatare che ogni ricetta porta con sé valori di calorie e di carico glicemico anche molto diversi tra loro. Queste informazioni spingono il paziente a compiere uno sforzo di consapevolezza per capire come inserire una data ricetta all’interno della dieta personalizzata che gli è stata raccomandata“.

Francesco Giuliani, Adele Potenza e Salvatore De Cosmo


«La dieta, così come l’esercizio fisico, sono fondamentali sia nella prevenzione che nella cura del diabeteQuesto indipendentemente dalla terapia con eventuali farmaci – ha sottolineato Salvatore De Cosmo, diabetologo e direttore dell’Unità di Medicina Interna –. Gli errori più comuni, ad esempio, sono quelli legati al non rispetto dei suggerimenti dietetici sia in termini quantitativi che qualitativi. Un esempio tipico è quello di mangiare un dolce o un gelato lontano dai pasti. Il dolce o il gelato può essere mangiato ma è consigliabile farlo alla fine del pasto. Un altro errore è quello di mangiare cibi con poche fibre che invece sono utili in quanto in grado di rallentare l’assorbimento intestinale dei carboidrati».

La pubblicazione, che raccoglie 15 pietanze e 6 spuntini (scaricabile qui e a fine articolo), è stata curata dall’Unità Innovazione e Ricerca con un intento prettamente educativo e di valorizzazione dei piatti tipici della dieta e della tradizione pugliese, ma il suo scopo potrebbe andare anche oltre. «Nell’ambito della collaborazione con Samsung UK, partner tecnologico del progetto Gatekeeper, abbiamo proposto questo “ricettario” che in futuro potrebbe anche essere inserito in una sorta di check-list – ha sottolineato Francesco Giuliani, direttore dell’Unità Innovazione e Ricerca –. Si potrebbe realizzare, con un innovativo studio clinico che vedrebbe il contributo di altri partner europei o internazionali, un grande database mondiale composto da migliaia di ricette che, sulla base della prescrizione del medico, potrebbero essere suggerite da una “app” appositamente studiata per le esigenze del singolo paziente diabetico». 

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