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16 Apr

Ancora una volta la Puglia accoglie il grande sport

Ancora una volta la Puglia accoglie il grande sport con i comuni di Vieste, Peschici, Monte Sant’Angelo e Vico del Gargano capofila del progetto, scelti come location delle gare Sprint in programma il 10 e l’11 luglio. La suggestiva e asimmetrica struttura architettonica dei centri storici nonché gli intricati reticolati di stradine e viuzze costituiranno per gli orientisti sfidanti mappe naturali. Le distanze Middle (13-14 luglio) e Long (16 luglio), invece, avranno luogo a Riserva Falascone e Laghetto d’Umbra nella stupenda Foresta Umbra, patrimonio Unesco. Il polmone verde del Parco Nazionale del Gargano, custode di una storia millenaria a circa 800 m slm, presenta un’identità unica nel suo genere a livello tecnico data dalla presenza di faggi su terreno carsico con doline e depressioni. Un territorio che racchiude tutte le tipicità di cui gli appassionati dello ‘sport dei boschi’ sono alla ricerca. Tutti i dettagli su www.wmocitaly.eu

IN SFIDA I PIÙ FORTI ORIENTISTI OVER 35 AL MONDO

Svezia, Finlandia, Norvegia, Repubblica Ceca e Svizzera le nazioni con il più alto numero di partecipazioni. L’evento vede il coinvolgimento nel ruolo di tracciatore del finlandese Janne Salmi, campione del Mondo Sprint 1997, con un oro mondiale in staffetta e tre argenti mondiali nel palmares. Tra gli orientisti partecipanti, una rappresentanza ricca di nomi illustri dalla Svizzera, a partire da Daniel Hubmann, con i suoi 8 ori mondiali in carriera accompagnati da 11 argenti e 9 bronzi, oltre a 5 ori europei. Non passerà inosservato Paolo Beltraminelli, in forza all’ASCO Lugano ma politico nella vita, in gara nella categoria M60 che vanta circa 200 iscritti. Tra gli elvetici a spiccare ci sarà anche Vroni Koenig-Salmi, con un’esperienza di 13 Mondiali con la Nazionale svizzera. È stata prima campionessa del Mondo e poi europea nella distanza Sprint, conquistando altre 2 medaglie d’oro nella staffetta ai Mondiali. Favorita anche Sarah Rollins grazie alle sue 12 partecipazioni da protagonista ai Campionati del Mondo con la maglia della Gran Bretagna.

L’INDOTTO GENERATO SUL TERRITORIO

I WMOC vedranno la partecipazione di oltre 3mila atleti da ben 40 Paesi che comporterà lapresenza giornaliera in Gargano di 5mila persone, considerando anche relativi accompagnatori, pari a 50mila complessive nei dieci giorni di permanenza media. Considerando un investimento medio a persona di 100 euro l’indotto locale sarà pari a 5 milioni di euro, oltre all’enorme valore legato alla promozione del territorio presso un’utenza del centro-nord Europa, provenendo il 50% degli orientisti dai Paesi scandinavi.

UN SOGNO NATO 16 ANNI FA

Nel 2001 l’esplorazione dei boschi del sud Italia, dalla Sicilia alla Puglia, realizzata da Gabriele Viale insieme agli orientisti scandinavi Jorgen Martensson e Bernt Bjonsgaard ha portato alla luce un sottobosco tra i più tecnici al mondo per l’orienteering, quello della magica Foresta Umbra. Il suo percorso di valorizzazione da un punto di vista orientistico a livello internazionale è partito sedici anni fa con una serie di manifestazioni: la Coppa Italia 2004, i Campionati Italiani MTBO 2005, il Trofeo delle Regioni 2008, il MOC 2010 e tante altre gare nei centri storici di Vico del Gargano, Peschici, Monte Sant’Angelo, Ischitella, Rodi Garganico. Nel 2008 è stato lanciato il progetto di candidatura mondiale con il Parco del Gargano capofila, ripetuta tre volte fino all’assegnazione nel 2019.

Momento saliente è stata la consegna ufficiale della bandiera della International Orienteering Federation da parte delle autorità ungheresi al Comitato italiano nell’agosto 2021 durante i Mondiali Masters a Csákvár in Ungheria. Tanti ostacoli lungo il cammino, comprese la pandemia e le recenti problematiche nell’est Europa. Il desiderio di mostrare questa perla paesaggistica d’Italia che è il Gargano e il credere di offrire un’opportunità ai giovani hanno spinto il Comitato a continuare spingendo il cuore oltre ogni ostacolo.

WMOC THE WEEK AFTER: IL BINOMIO TURISMO E SPORT CONTINUA

Nella settimana successiva ai WMOC, dal 18 al 23 luglio, si terrà The Week After, con eventi itineranti per continuare ad esplorare lo stupendo sud Italia Sarà possibile partecipare anche in qualità di esordienti con il tesseramento FISO. Ogni gara in programma sarà accompagnata dalla visita del rispettivo borgo e seguita da un’invitante degustazione in musica dei prodotti tipici pugliesi.

Si partirà da Bari dove, insieme alla Fun-O race, ci sarà ad attendere gli atleti nel cuore della Città Vecchia la monumentale Chiesa di San Nicola. La seconda tappa il 19 luglio si terrà a Monopoli: anche le sue suggestive vie del centro diventeranno location di un’avvincente competizione. Il 20 luglio sarà, invece, la volta di Alberobello, l’indimenticabile Città dei Trulli. Il giorno seguente ci si sposterà nella magica Matera, patrimonio UNESCO, per un coinvolgente evento di photo-orienteering, mentre nel pomeriggio a Rotondella, nota come “il balcone sullo Jonio”, da cui ammirare il tratto costiero del Golfo di Taranto. Il 22 luglio si raggiungerà, infine, Nardò. Tutte le informazioni sono su www.wmocitaly.eu

COS’È L’ORIENTEERING 

Era il 1897 quando si tenne la prima gara di orienteering in Norvegia, mentre in Italia bisognerà attendere il 1967 per assistere a una competizione. Dalla sua nascita sono ormai 3 milioni i praticanti nel mondo di corsa orientamento, una gara a libero percorso, a cronometro individuale, durante cui gli atleti devono individuare su una carta topografica, fornita al momento del via, l’itinerario più veloce per raggiungere una serie di punti di controllo posti all’interno di un territorio, senza smarrirsi. 

I punti di controllo, indicati sulla mappa con segni convenzionali a livello internazionale e secondo una precisa sequenza di raggiungimento, si trovano solitamente presso pietre, incroci di sentieri, muretti e sono identificati da un segnale detto lanterna. Questa rappresenta il simbolo della corsa orientamento: è formata da tre quadrati di stoffa divisi diagonalmente in due metà, una bianca e una arancione, sostenuta da un paletto su cui è posto un codice numerico e un punzone, che serve all’orientista per effettuare la “timbratura” con cui certificare il proprio passaggio. 

Puntando su un innovativo concetto di impianto quale è la mappa, l’orienteering si afferma come disciplina ecocompatibile e rispettosa dell’ambiente, che può essere praticata nei centri storici, nei parchi e nelle aree boschive, individualmente o in team, adatta a tutte le età. Nel 1996 viene introdotta anche la formula PWT sprint per la valorizzazione dei centri storici e dei grandi parchi cittadini, che porterà nel 2001 alla nascita del PWT Park World Tour Italia per lo sviluppo nell’area mediterranea. 

GLI STRUMENTI DELL’ORIENTISTA

La mappa è lo strumento principale. Riporta con precisione e con una simbologia standard tutti i dettagli del territorio di gara: dal rilievo alla vegetazione, strade e sentieri, rocce e fiumi, fino a ruderi ed aree private. Indica ovviamente la sequenza di punti da cui è necessario transitare.

La bussola viene utilizzata per orientare la cartina e scegliere la direzione di marcia. Si caratterizza per la base trasparente e per la stabilità dell’ago magnetico, mentre la parte rossa dell’ago indica il nord magnetico. Sul terreno, in corrispondenza di ciascuno dei punti indicati sulla mappa, sono posizionate le stazioni di controllo che rilevano il passaggio dell’atleta, ovvero prismi bianco-arancioni chiamati lanterne.

La Si-Card, consegnata a inizio gara, contiene i dati personali dell’atleta e registra il tempo di partenza e di arrivo, nonché le caselle con le punzonature. Ogni lanterna saltata comporta la squalifica.

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