Di Michele Del Sordo
Sono già passati 10 anni e ancora non dimentico il messaggio di quel lunedì mattina freddo e piovoso che mi diceva: “Michele, purtroppo Matteo non c’è più”. Questa mia lettera non vuole essere un momento triste, ma vorrei scriverti per ringraziarti, perché da quando ci siamo conosciuti nel giugno 2002, fino al maggio 2012, per me sei stato un Compagno importante, nei momenti sia belli che brutti. Ricordo che venivo da due anni non meravigliosi, ma essermi rimesso in gioco con la costituzione della nuova parrocchia e dedicandomi principalmente al gruppo degli adolescenti, mi aveva messo nuova benzina in corpo. Come dicevo, ci conoscemmo dal notaio dove eravamo per mettere su un’associazione che camminasse in parallelo con la parrocchia, eravamo i più giovani nella stanza, ma appena conosciuti ci siamo capiti al volo sul fatto che avremmo dovuto fare tante cose per la nostra zona e quartiere, facendo divertire soprattutto i ragazzi. I giorni trascorrevano e di cose belle ne abbiamo fatte, eri il mio fratello maggiore, che mi consigliava e parlava di politica, musica, sport e natura. Ricordo che attraversavo un periodo molto travagliato per quanto riguardava l’aspetto della politica e non dimentico quando mi hai detto che parlasti di me ai due dirigenti politici di Rifondazione Comunista locale, Nicola e Matteo, che oggi sono due miei grandissimi Compagni. Il 2004 è stato un anno fondamentale, mi hai fatto vivere il mitico raduno dei Nomadi a Novellara e al rientro, dopo aver acquistato un paio di cd al negozio di Cisco, tra i quali quello che conteneva la traccia dei ” I Cento Passi”, che mi ha fatto conoscere la figura di un giovane giornalista, Comunista e Rivoluzionario Peppino Impastato; sai quest’anno dopo 18 anni ho partecipato al corteo del 09 maggio a Cinisi. Abbiamo passato tanti momenti insieme, soprattutto per organizzare iniziative varie con i ragazzi, da tornei di ogni tipo, al fantacalcio e soprattutto escursioni nei posti belli del nostro territorio. Eri un fiume in piena, sempre disponibile e calmo, non c’era bisogno di parlare molto, ci bastava semplicemente uno sguardo per capire già cosa dovevamo e volevamo fare. Purtroppo non è sempre stato rose e fiori questo nostro percorso, non per incomprensioni tra di noi, ma con altri della nuova realtà che stavamo vivendo, quindi prima tu e poi io abbiamo abbandonato questa esperienza, però prima che tutto ciò accadesse, ricordo che una domenica mattina, l’amico Franco Gorgoglione, ci parlò della Confraternita delle Misericordie, per la quale tu hai cominciato a prendere informazioni su quali fossero i requisiti per far nascere un’attività del genere anche nel nostro paese. La tua prima e importante attività è stata il terremoto dell’Aquila con i Confratelli di Orta Nova e poi quando rientrasti, hai cominciato a gettare le basi anche qui da noi, riuscendo mettere insieme un grande gruppo che a distanza di 10 anni, continua a portare avanti, con grande impegno, bei risultati. Purtroppo in questa attività non ho potuto aiutarti tantissimo e ti chiedo scusa, però anche da lontano per quello che ho potuto, ci sono stato. Nel frattempo che portavi avanti questo tuo bel progetto, mi ricordo che mi dicesti e consigliasti di aprire un circolo ANPI a San Giovanni Rotondo, sai ci sono riuscito e mi dispiace tantissimo che tu non abbia avuto il piacere di vederla nascere e crescere. Sfortunatamente un nemico ti è venuto a fare visita, se non ricordo male era il dicembre del 2010, la prima battaglia l’hai vinta tu, ma purtroppo agli inizii del 2012 un altro ancora più cattivo non ti ha dato scampo. Fratellone e Compagno non ti dimenticherò mai, i tuoi consigli, i tuoi cazziatoni, il rispetto che avevi nei confronti di tutti e soprattutto l’impegno che ci mettevi nelle cose che facevi. Ti voglio tanto bene e mi sta cominciando a salire il magone e Sempre Nomadi!
Ciao Mattè………..