Di Lio Fiorentino
Anche al calare dell’ ultimo sollazzo di sole , quando tutto sembra chiudersi nel bocciolo del tramonto ,la cultura rimane con le sue porte spalancate per ricordarci che Natale è sempre Natale, anche in tempo di pandemia , e che l’ Arte , declinata in tutte le sue forme, resta sempre lo strale piu’ luminoso da portare all ‘albero del pensiero.
E a praticarla bene e con spirito di dedizione , indocile e servizievole , è sicuramente il poeta Lio Fiorentino che anche questa volta, con a fianco entrambe le associazioni di cui e’ presidente , Kale’ e la compagnia Artisti di provincia, si e’ reso mirabile protagonista infatti ,prima con l’ associazione culturale Kale’ , poi con la compagnia teatrale “artisti di provincia” , il ventuno dicembre , si é celebrato uno dei momenti culturali piu’ importanti dell’ intera kermesse natalizia, animata dai preziosi assaggi di teatro e poesia posti in essere dalle due associazioni e calati in uno straordinario connubio che ha sigillato la dialettica perfetta che corre tra arte e bellezza Commensale fortunata e gaudente è stata la comunita’ sangiovannese che di questo suo figlio, poeta e promotore culturale, puo’ dirsi davvero orgogliosa .
E certamente lo e’ stata , plaudendo sin da subito al cenacolo delle arti che si e’ aperto con la premiazione degli alunni delle scuole istituti comprensivi di San Giovanni Rotondo dante/galiani, melchinda/de bonis, Forgione /pascoli , per i quali l’ associazione Kale’ ha indetto,circa un mese fa ,il concorso” natale in versi” . Il concorso di poesia , cosi’ come spiegato dallo stesso Lio Fiorentino , è motivo e conseguenza al tempo stesso ,del lavoro svolto dalla sua associazione .Infatti e’ grazie ai laboratori di scrittura creativa, ideati dal poeta Lio Fioerentino , che si e’ potuto creare, nel corso degli anni , un ponte di ragionevole confidenza tra i ragazzi e la poesia, tanto da stabilire una fitta rete di creativita’ tra le scuole e l’ associzione , il cui frutto e’ stato raccolto in ceste di nutrita poesia da parte dei piccoli poeti e di benevolenza da parte, invece, dei genitori, docenti e dirigenti presenti. La seconda parte della manifestazione si è invece colorata dei colori arditi del sipario , di quelle verita’ sopite e non ,che il teatro racconta di se’ e di noi .
La compagnia degli artisti di provincia ,infatti, ha portato in scena due brevi rappresentazioni del grande commediografo Francesco Paolo Fiorentino , figlio illustre della brulla zolla di San Giovanni Rotondo e padre del poeta Lio Fiorentino che, non senza orgoglio e commozione, ha introdotto brevemente al fulcro delle opere. Le commedie in vernacolo “Nu paust allu fridd ” e ” Ladri e marioli” ,rievocano, cosi’ come Lio ci dice, le tematiche salienti che contraddistinguono l ‘ arte e il genio del grande artista Fpfiorentino, che ha dato anima , voce e dignita’ ai c.d. ultimi , raccontandone grazie, peccati , forza e fragilita’.
Mettendone in risalto la caparbia volonta’ di cercare soluzioni di miglioramento alla propria condizione sociale oppure la straordinaria capacita’ di adattamento .Il grande commediografo ,attraverso un linguaggio immaginifico che non trova eguali se non in qualche rivolo di quello defilippiano , ha tracciato i tratti socioculturali di una comunita’, quella sangiovannese, consegnando ai posteri valori , usi e tradizioni di quel mondo, permettendo a noi di comprendere analogie e congruenze con altre societa’ contadine , tanto da ispirare progetti importanti come quello della ” culla del dialetto” . Poeti ed attori , dunque, per coniugare presente e passato , in una serata di cultura che profuma di futuro, di bimbi , di speranza e di Natale. Cosi’ ,ha concluso Lio fiorentino , salutando il pubblico .
Del resto lui stesso e’ esempio e sentimento di intrattenibile continuita’ tra passato e presente , essendo egli il degno continuatore artistico del suo glorioso padre .
Cav peppe barea Presidente centro culturale studi storici il saggio Presidente della casa editrice il saggio