Di AVV. Nicola Morcaldi
Tra le difficili partite che il prossimo Governo รจ chiamato a giocare vi รจ quella difficilissima del blocco dei licenziamenti. In realtร , sarebbe piรน opportuno parlare di sblocco, perchรจ ciรฒ che gli viene chiesto รจ gestire lโimminente situazione che seguirร al termine della misura in vigore ormai da un anno e prossima alla scadenza (31 marzo 2021).
Da una parte i sindacati temono per migliaia di lavoratori ed insistono in una proroga del blocco dei licenziamenti con relativi ammortizzatori sociali. Dallโaltra parte i datori di lavoro, intenzionati a rivendicare con veemenza il proprio diritto alla libertร di iniziativa economica, diritto costituzionalmente garantito (art. 41 Cost.) Per la vita di ogni impresa, infatti, essenziale รจ lโaspetto che lascia al datore la possibilitร (rectius, il diritto) di organizzare e soprattutto riorganizzare a 360 gradi lโassetto dellโazienda a seconda della esigenze di questa. Ciรฒ comporta la possibilitร di incidere anche sullโorganico, ad esempio licenziando personale in esubero, ed รจ proprio tale facoltร a costituire il fulcro attorno al quale ruota tutta la questione.
Ebbene, il blocco dei licenziamenti trovava (o meglio trova, in quanto ancora in vigore) la propria giustificazione in una precisa situazione caratterizzata da particolare straordinarietร , imprevedibilitร e temporaneitร . Temporaneitร in grado di bilanciare gli interessi in gioco e derogare momentaneamente al diritto dโimpresa riconosciuto in capo ai datori di lavoro.
Tuttavia ad oggi, in prossimitร della scadenza della misura e se proroga dovesse essere, ciรฒ che gli esperti in materia iniziano a domandarsi รจ: a distanza di un anno, quando ormai la situazione covid rientra nella normalitร , si puรฒ ancora parlare di eccezionalitร e temporaneitร della misura? Se tali requisiti vengono meno, su cosa si sorregge l’ulteriore prolungamento del blocco dei licenziamenti? Con una proroga della misura, pertanto, si rischierebbe non solo di rimandare ed aggirare il problema anzichรฉ affrontarlo, ma soprattutto e cosa ancor piรน grave, su di essa incomberebbe lo spettro della scure della Corte Costituzionale.
In caso di declaratoria di illegittimitร costituzionale della norma, si correrebbe il serio rischio di vedere vanificato ciรฒ che fino ad oggi รจ stato fatto. Lโauspicio, pertanto, รจ che il nuovo Governo si adoperi al fine di superare lโempasse che si sta creando, al fine di evitare il โsi salvi chi puรฒโ ed il โliberi tuttiโ. Ma soprattutto, ciรฒ che gli si chiede, รจ che vengano prese decisioni tecniche e non squisitamente politiche.