SECONDO APPUNTAMENTO CON L’ARRIVO DI UN NUOVO ROMANZO:
« 1968, un anno da ricordare » di Francesco RINALDI
Francesco Rinaldi, con un passato prevalentemente impegnato nella pittura figurativa e paesaggistica, ha già avuto modo di esibirsi nel campo della letteratura con “NUVOLE D’AGOSTO”, dove ha brillantemente rivelato doti di romanziere. E tanti hanno pensato fosse quello un momento estemporaneo, di una passione che viene e che va, giusto il tempo di una stagione. Invece, ecco, vediamo Rinaldi, che si riaffaccia nuovamente sul palcoscenico letterario locale, dando seguito alla creazione di un altro romanzo, dal titolo, “1968, UN ANNO DA RICORDARE”.
L’Autore, spinto dall’onda dell’entusiasmo e dal successo riscosso in ambito non solo locale, ma dai confini più estesi, ha voluto estrinsecare la sua recondita passione letteraria con questo nuovo romanzo, dove la narrazione s’incentra su quanto è avvenuto nel 1968, a San Giovanni Rotondo contestualmente alla morte di P. Pio.
Quindi vedremo l’evolversi degli avvenimenti con allo sfondo un intreccio tra la celebrazione del funerale di P. Pio e la triste storia di una giovane donna, vittima di femminicidio ad opera di un fidanzato violento e privo di scrupoli.
L’opera si articola di un prologo, 19 capitoli e un epilogo. La strutturazione dei vari capitoli è basata su sequenze ora descrittive ora spazio-temporali con riflessioni e risultanze di ordine morale. Il romanzo si potrebbe tranquillamente inserire nel novero del romanzo così detto formativo, al pari del precedente.
La lettura avviene abbastanza spedita, grazie ad un linguaggio chiaro e accattivante, e una strutturazione della frase semplice e lineare. Un invito, dunque, alla lettura.
Prof. Antonio F. Gorgoglione