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08 Oct

I 3 punti fondamentali per la riapertura della tua azienda in sicurezza senza rischiare la sospensione dell’attività

Di Daniele Cascavilla

Gli argomenti da trattare per aiutare le imprese locali quando si parla di Consulenza del lavoro sono davvero tanti ma ho deciso di partire da qualcosa di estremamente attuale e concreto.

Molte aziende sono in riapertura ed è molto importante, per il bene delle attività, riaprire in sicurezza e secondo le normative previste dal Governo.

Partiamo da tre informazioni importanti:

 

  • L’ispettorato in collaborazione con le prefetture provvederà a controllare se vengono utilizzate le misure di prevenzione per il COVID-19, se vengono applicati tutti i protocolli previsti dal Governo e dall’INAIL per la salute e la sicurezza di tutti i cittadini e se è rispettata la normativa in tema di Sicurezza sul lavoro per i dipendenti.

    Questo vuol dire che i controlli nelle aziende saranno intensificati.

  • Fortunatamente non sono previste sanzioni, ma eventuali irregolarità che dovessero essere riscontrate possono determinare la sospensione dell’attività lavorativa fino alla messa in sicurezza dell’azienda.
  • Un eventuale contagio del personale dipendente è gestito come infortunio sul lavoro per cui può essere prevista la responsabilità civile e penale del datore di lavoro che non attua i protocolli e che non è in regola con il Decreto 81 (Sicurezza sul lavoro).

    Tuttavia questa responsabilità è stata “alleggerita” dall’INAIL.

    Dal riconoscimento come infortunio sul lavoro non discende automaticamente l’accertamento della responsabilità civile o penale in capo al datore di lavoro.

    Il datore di lavoro risponde penalmente e civilmente delle infezioni di origine professionale solo se viene accertata la propria responsabilità per dolo o per colpa.

    Infatti, in questo caso, vige il principio di presunzione di innocenza nonché dell’onere della prova a carico del pubblico ministero.

    Questo significa che di base il datore di lavoro viene considerato innocente e spetta al pubblico ministero provare con prove concrete e documentate che questa presunzione non sussiste.

Alla luce di tutto questo, ti darò delle linee guida a cui devi attenerti per essere in regola, riaprire in sicurezza, non rischiare la sospensione e poter ripartire a pieno regime.

Ecco i 3 punti fondamentali su cui porre attenzione:

 

  • Prendi in mano la tua azienda e informati sui protocolli da applicare per la tua attività.

    Per ogni attività c’è un protocollo messo a punto sia dalla Regione che dall’INAIL.

    Ho raccolto per te alcuni materiali interessanti messi a disposizione dalla Camera di Commercio di Foggia che ha sintetizzato schematicamente sia i protocolli per il contenimento del COVID-19, sia la gestione dell’emergenza epidemiologica.

    Li puoi trovare cliccando su questo link: https://studiocascavilla.it/protocolli-covid-19-per-aziende-file-scaricabili/

Contatta l’esperto di riferimento sulla sicurezza sul lavoro perché:

    1. il DVR (Documento di valutazione rischi) deve essere completato da una scheda integrativa relativa al COVID 19.
    2. Bisogna seguire una formazione ad hoc COVID19 di 4 ore (anche in modalità elearning)

Inoltre vi consiglio, di fare un controllo di verifica per vedere se siete pienamente  in regola con il rispetto del D. Lgs 81/2008 (Sicurezza sul lavoro).

Perché se da una parte è vero che la responsabilità civile e penale è stata alleggerita, è anche vero che i controlli intensificati porteranno a controllare non solo l’applicazione dei protocolli e delle misure di sicurezza COVID-19 ma anche tutta l’applicazione della Sicurezza sul Lavoro.

Quindi è molto importante avere in regola DVR, Formazione, valutazione dei rischi specifici, medico competente, tutto quello che riguarda la sorveglianza sanitaria con le visite mediche.

 

  • Ti invio una checklist di documentazione da tenere a portata di mano che ti potrebbe essere richiesta in caso di una eventuale ispezione:

 

  1. Copia delle fatture di acquisto dei dispositivi di protezione individuali
  2. Copia delle fatture di acquisto di liquidi e/o igienizzanti delle mani messi a disposizione del personale
  3. Copia delle informative COVID-19 date ai dipendenti
  4. Copia di documenti che attestano l’adozione di eventuali altre misure necessarie a sanificare i luoghi di lavoro

Se questo articolo ti è piaciuto, hai bisogno di chiarimenti o vuoi proporre un argomento di discussione per i prossimi articoli scrivici e saremo lieti di ricevere il tuo feedback o valutare la tua proposta.

A presto

Dott. Daniele Cascavilla
Consulente Del Lavoro

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