Venti anni (5 agosto 1999 – 5 agosto 2019) dal conseguimento dell’autonomia dell’Università di Foggia. Una data molto importante, in cui celebrare, festeggiare o più semplicemente ricordare quanto successo in tutto questo tempo.
Sono molti i padri dell’Università di Foggia, dalla proposta di Legge (che divenne decreto di Decongestionamento grandi atenei) alla firma dell’allora titolare del dicastero dell’Università, dell’Istruzione e della Ricerca On. Ortensio Zecchino, passando per il sostegno del territorio e delle istituzioni locali che misero a disposizione mezzi, risorse, strutture ed edifici necessari per cominciare a scrivere la storia dell’Ateneo. Ma alla luce di quanto sarebbe successo, particolarmente significative suonano – oggi come allora – le parole pronunciate nel 1984 alla Camera dei Deputati dall’allora On. Sergio Mattarella (oggi Presidente della Repubblica Italiana) a proposito della proposta di istituire un’Università a Foggia: «Una università localizzata a Foggia costituisce un momento necessario e strategico per lo sviluppo di un’area che supera necessariamente quella provinciale per interessare non solo la regione, ma l’intero Mezzogiorno continentale. In questa ottica si è posta sempre la richiesta del terzo centro universitario pugliese a Foggia. Una università quindi non come strumento di produzione di diplomi di laurea ma una università veramente predisposta al servizio del territorio e alla causa di una originalità nello sviluppo economico e sociale oltre che culturale. Queste, onorevoli deputati, le motivazioni di fondo per una università a Foggia».
Dovendo scegliere a chi affidare il commento di questo storico momento dell’Università di Foggia, abbiamo pensato che fossero loro le persone più indicate. I Rettori della sua storia appena ventennale, sulle spalle dei quali sono ricadute tutte le scelte compiute dal 1999 ad oggi. Antonio Muscio, Giuliano Volpe, Maurizio Ricci che hanno già svolto il loro mandato, e Pierpaolo Limone che s’insedierà a novembre. A loro abbiamo chiesto in prestito le parole per poter celebrare la nostra (e soprattutto Vostra) Università.