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29 Mar

Querela e denuncia sono la stessa cosa ?

Di Nicola Morcaldi

Spesso si sente parlare indistintamente di denuncia e querela come fossero sinonimi, ciò in quanto entrambi sono atti volti ad accusare qualcuno di aver commesso un illecito per il quale è richiesto l’intervento della pubblica autorità.

In realtà si tratta di atti diversi con presupposti diversi.

In primo luogo, necessaria premessa è quella che consiste nel differenziare reati perseguibili d’ufficio da quelli perseguibili a querela della persona offesa. In parole povere, i primi sono  reati perseguibili “a prescindere” da qualsiasi sollecito da parte della vittima.

La denuncia di tali reati, inoltre, può essere fatta da chiunque abbia notizia di un reato perseguibile d’ufficio, tanto in forma orale quanto scritta: in tale ultimo caso è essenziale che la denuncia contenga l’esposizione dei fatti e la sottoscrizione del denunciante. Infine, la denuncia può essere facoltativa o obbligatoria: in tale ultimo caso la legge prevede espressamente casi per i quali chiunque abbia notizia di determinati reati DEVE (e non “può”) procedere ad effettuarne denuncia, inoltre è previsto un termine per la sua presentazione.

Per quel che riguarda la querela, questa invece si differenzia dalla denuncia in quanto in tal caso “l’autorità pubblica si muove solo su sollecito della vittima”, cioè di chi ha subito un reato (dunque non perseguibile d’ufficio), e contiene l’espressa volontà di chiedere la punizione del colpevole.

Un primo termine per la sua presentazione è quello di 3 mesi dal giorno in cui si ha notizia del fatto che costituisce reato, mentre è previsto un secondo termine di mesi 6 specificatamente per i reati contro la libertà sessuale.

Per tale ultimo tipologia di reati è bene sottolineare come in un tempo successivo non sia possibile rimettere (ritirare) la querela, mentre per gli altri reati ciò è possibile.

 

A proposito della remissione di querela, questa si compie nel momento in cui il querelato l’accetti. L’accettazione da parte del querelato è un passaggio fondamentale ai fini della remissione, infatti nel caso in cui il querelato dovesse essere certo della propria innocenza (perché ad esempio sa con certezza di non aver commesso alcun reato), potrebbe avere interesse a rifiutare la remissione di querela da parte del querelante e quindi interesse a far proseguire il giudizio al fine di vedere accertata la propria innocenza.

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