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28 Mar

“Il mare più bello 2018”: Puglia terza, ma il Gargano è solo a 3 vele.

Nella Guida di Legambiente e Touring Club Italiano il “nostro” mare è indietro nella classifica rispetto ad altre zone della regione.

“Cosa ha di meno il nostro mare rispetto ad altri? Non è allo stesso modo, o forse più bello di altre zone dell’intera penisola?”

Sicuramente a tutti è passata in testa questa frase, specialmente dopo una giornata di mare indimenticabile in riva all’acqua cristallina del mare del Gargano, oppure al rientro da una vacanza piuttosto deludente all’estero o in altre regioni d’Italia. Effettivamente chi ha pensato almeno una volta, di preferire il mare del nostro promontorio rispetto ad altri più gettonati, non ha avuto tutti i torti, specialmente quando si parla di alcune zone che la nazione intera ci invidia.

Purtroppo la valutazione delle qualità delle acque, che restano comunque le meno inquinate della striscia di Mare Adriatico che bagna le coste della Puglia, non è l’unico criterio, almeno secondo la Guida di Legambiente e Touring Club Italiano “Il mare più bello 2018”, che serve a fare del nostro Gargano una delle zone turistiche più belle dello stivale.

Rispetto agli anni passati, quest’anno Legambiente non ha voluto valutare l’efficienza e la bellezza di un singolo stabilimento balneare, ma ha voluto allargare il suo giudizio a lembi di terreno o di costa molto più ampi, valutandone non solo la purezza e il tasso di inquinamento delle acque, ma anche la possibilità di effettuare passeggiate, immersionied escursioni, la presenza nelle vicinanze di musei o luoghi di interesse come monumenti o siti archeologici, l’efficienza dei servizi, l’accuratezza e lo stato di conservazione del territorio, la pulizia delle spiagge, la presenza di servizi per disabili, gli interventi di bonifica e tutte le attività che non fanno altro che aumentare la qualità del luogo interessato.

Al primo posto della speciale classifica si posiziona la Sardegna, che annovera tra le sue bellezze ben 5 comprensori marini valutati con il massimo del punteggio, ovvero 5 vele, tra cui spicca quello delle terre della Baronia di Posada e del Parco di Tepilora in provincia di Nuoro che,nella classifica globale, è addirittura al primo posto. Seconda la Sicilia con 4 comprensori marini valutati con 5 vele, e terza con Toscana e Campania, ritroviamo la Puglia con 2 comprensori marini con il massimo del punteggio, nello specifico il Parco Agrario degli Ulivi secolari, che comprende i comuni di Polignano a Mare Ostuni, Monopoli, Fasano e Carovigno, e l’Alto Salento Adriatico che abbraccia Melendugno ed Otranto nel leccese.

Il comprensorio marino del Gargano invece, suddiviso in due scaglioni, Nord (Chieuti, Lesina, Peschici, Sannicandro Garganico, Ischitella, Vico e Rodi Garganico) e Sud (Mattinata, Vieste e Monte Sant’Angelo) oltre alle Isole Tremiti, è stato valutato con il punteggio complessivo di 3 vele, certamente un buon risultato ma che implica le amministrazioni locali e i vari stabilimenti balneari e turisticiad impegnarsi di più nell’offrire il miglior servizio alle migliaia di forestieri che ogni anno affollano le nostre spiagge.

Le caratteristiche del paesaggio, l’area protetta del Parco Nazionale del Gargano che con le sue circa 2500 specie botaniche diverse ricopre un terzo della flora nazionale, le numerose famiglie di mammiferi e uccelli che ivi risiedono e la presenza di ben tre bacini lacustri, sono soltanto alcune delle esclusività che presenta il nostro territorio che, contornato dalla bellezza del mare che lo circonda , rende la nostra terra ancora più bella e invidiabile di quello che è. Ma, siamo anche consapevoli del fatto che questa terra, così bella e magica per certi aspetti, viene spessoabbandonata a se stessa e, durante il periodo estivo, viene falcidiata e stravolta da numerosi incendi, come quello del Luglio 2007 che danneggiò fortemente il paesaggio, provocando danni ingenti all’ecosistema del nostro territorio con flora e fauna fortemente messe in crisi da un evento così catastrofico. E’ solo quando impareremo ad andare di pari passo con la natura, rispettandola nei suoi colori e nelle sue forme, non abusando di essa come spesso facciamo anche inconsciamente, che regaleremo al nostro territorio quel qualcosa in più che oggi purtroppo manca.

Domenico Perna

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