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22 Nov

Consigli ad un figlio che non ho

di Domenico Bisceglia

Se hai un’età compresa fra i 18 ed i 30 anni la prima cosa che voglio dirti è che ad ogni problema che incontri nella Vita c’è sempre una soluzione, anche se adesso non la vedi.

Grazie al confronto con gli altri, grazie allo studio ed alla ricerca di quello che ti piace di più, grazie ad una buona volontà… puoi ottenere tutto nella vita.

Questo articolo nasce da una domanda che mi ha fatto mia zia qualche giorno fa: “Puoi dare dei consigli alla tua cuginetta su quello che deve fare nella vita?” Beh, la domanda è da 100 milioni di dollari. E non so neanche se sono la persona più adatta a rispondere a questa domanda. Ma ci provo. Se avrai la pazienza di leggere fino in fondo troverai i consigli di un fratello maggiore.

Ma chi sono io per scriverti la risposta a questa domanda? Sono una persona normale, laureato in Economia Aziendale a Venezia, che da più di 10 anni lavora nel Web Marketing a fianco di aziende e professionisti. Dal 1999 al 2017 ho vissuto fra Venezia e Padova per studio e poi per lavoro, non ho figli, mi piace informarmi in inglese. Adesso vivo nuovamente a San Giovanni Rotondo. Ed avrei sempre voluto ricevere questi consigli da qualcuno più grande di me. Per questo oggi provo a darteli.

Qui non ti parlo da padre, ti scrivo piuttosto da fratello maggiore, che qualcosina ha fatto nella vita.

Ho 38 anni, e adesso provo a dirti le quattro cose più importanti che finora ho imparato nella vita. Spero possano esserti utili.

1) LE RELAZIONI
L’importanza delle relazioni. La tua famiglia, i tuoi amici e le persone che conosci ogni giorno. Per studio, per lavoro, per hobby. Cerca di trattarle sempre con gentilezza, cerca di essere empatico con loro. Aiuta gli altri… loro aiuteranno te.
Non importa se conosci persone mentre fai il cameriere, o se le conosci mentre sei in fila all’ufficio poostale, o se sono tuoi vecchi amici di scuola.
Ricordati che tutto quello che di bello ti succederà nella vita dipenderà dagli incontri che hai fatto. E dalle relazioni che hai coltivato.

Il consiglio è: entra a far parte di una associazione culturale, di un gruppo senza scopo di lucro, se ti piace frequenta il gruppo giovani di un partito politico. Se sei un pò bacchettone e se i tuoi genitori non sono d’accordo con te probabilmente tutto questo potrebbe sembrarti una perdita di tempo rispetto alla scuola-università-lavoro. Invece sono proprio questi i posti dove troverai persone in gamba, che fanno quel che fanno perché ci credono, che sono aperti ad ascoltarti, e tu avrai sicuramente qualcosa da imparare che ti servirà nella vita.

Non so sei timido o estroverso, ma in ogni caso voglio darti dei suggerimenti per aiutarti a creare una rete di relazioni che potrà aiutarti nella vita.
Nella mia esperienza personale di vita ho imparato di più dalle esperienze associative che dagli studi universitari.
Da piccolo facevo parte degli scout di San Giovanni Rotondo che mi hanno insegnato tanto sul lavoro di squadra, poi all’università ho avuto la fortuna e l’onore di far parte di AIESEC una delle associazioni universitarie più grandi ed organizzate del mondo, poi qualche anno fa con degli amici veneti (Samuel e Tommaso) ho fondato un’associazione (www.epursimuove.it) che ha come obiettivo riunire tutte le menti più brillanti e positive del Veneto.
Da queste esperienze ho imparato tanto. Ho imparato sicuramente a lavorare in squadra, ho imparato a collaborare con persone diverse che hanno un intento comune ma a volte visioni diverse, e poi ho imparato un metodo organizzativo per organizzare progetti.

Quest’anno qui a San Giovanni Rotondo ho conosciuto delle persone davvero in gamba, mi riferisco a Toni Augello, Lucia Cataleta e Francesco Placentino. E con loro è partita l’iniziativa www.innovattiva.com

Con le giuste relazioni nascono le giuste opportunità.

Pensa che in America quando vai all’università sono molto importanti le tue attività extra. Quindi associazionismo e attività sportive di squadra. Adesso questo è diventato importante anche qui in Italia. Ma ricorda che questo i tuoi genitori non lo sanno, e lo sottovalutano. Quindi spetta a te prendere le giuste decisioni.

2) LA TECNOLOGIA
Siamo nel nuovo millennio. La tecnologia è importante. Impara impara impara. Sii curioso. Studia studia studia. Il sistema scolastico è vecchio. L’università è vecchia. Persino i professori si aggiornano poco. Immagina che magari non sanno nemmeno l’inglese.
Il problema è che se impari solo quello che ti insegnano rischi di restare indietro.
Come si fa a restare al passo coi tempi? Impara a cercare su Google. Pensa ad esempio cosa succede nel mio lavoro. Tante persone mi fanno domande a cui non so rispondere e io cerco le risposte su Google. E loro mi pagano per fare questo. Se cerchi le risposte su Google non vuol dire che non sei bravo abbastanza, vuol dire invece che sai usare le conoscenze oggi disponibili per fare bene il tuo lavoro.
Resta al passo con la tecnologia, e resta sempre informato anche sul futuro. Le auto elettriche, la Internet of things, la Realtà aumentata. Ecc ecc ecc.
Nel 2016 ho avuto l’onore di conoscere Matt Mullenweg, il fondatore di WordPress (Cos’è WordPress? Dovrei dirti cercalo su Google ;-). Ma te lo dico in breve: è la più grande piattaforma al mondo per la creazione di siti web. Se vuoi saperne qualcosa di più leggi questo articolo che ho scritto sull’argomento: https://editoria-digitale.com/2016/08/01/come-wordpress-sta-cambiando-il-mondo-delleditoria-digitale/ )
Ed una delle cose che ricordo di questo Guru mondiale è stata: “Ricordati che noi siamo la generazione che non impara all’Università ma impara cercando su Google. Quindi non avere paura di fare ciò che vuoi fare, perché se non sai una cosa… la puoi cercare su internet”.” È questa sua frase è rivoluzionaria.

Non pensare che sarà l’Università oppure un Master a dare la svolta alla tua vita. Se vuoi dare una svolta alla tua vita devi essere tu a muoverti.

Il consiglio è: specializzati in qualcosa. Se non la conosci scegli una strada e cerca su internet. Approfondisci. Studia. Impara. Quando fai qualcosa che ti piace, son sicuro che ti piacerà anche informarti su quella cosa. Ad esempio per me il marketing è una passione, è una materia così viva che per me è emozionante. A me piace raccontare le storie degli imprenditori e dei professionisti miei clienti per aiutarli a trovare clienti. A me piace aiutare le aziende a trovare nuovi clienti. Lo faccio davvero con amore, passione ed estrema energia.

A te sicuramente piace qualche altra cosa. Bene. Inizia a diventare le persona più informata su quell’argomento. Cerca di conoscere altre persone di quel tuo ambiente. E poi cerca cerca cerca, studia studia studia. E scoprirai che non sarà palloso come a scuola. Perché la materia l’avrai scelta tu ????.
Impara a cercare. Impara a trovare soluzioni. La tecnologia oggi ti aiuta.

3) L’INGLESE
Siamo nel 2018. Se cerchi informazioni in italiano trovi pochi risultati e poche soluzioni ai tuoi problemi. Se cerchi su Google in inglese trovi molti più risultati, impari più velocemente, hai la libertà e la possibilità di chiedere aiuto e collaborare a persone da tutto il mondo. Inoltre trovi sicuramente informazioni più aggiornate ed al passo coi tempi.
E poi, se i nostri genitori non parlavano inglese, se alcuni miei coetanei parlano inglese… adesso le nuove generazioni sono molto più brave in inglese. Quindi se oggi hai 18-30 anni e non parli inglese, vuol dire che hai un handicap molto grosso rispetto agli altri per qualsiasi tipo di lavoro tu voglia fare nella vita.

Perché ho imparato l’inglese? Come ho imparato io l’inglese? Io ho imparato l’inglese perché un professore mi ha detto che con l’inglese avrei potuto conoscere tante ragazze da tutto il mondo. Poi ho iniziato a viaggiare ed a conoscere tante persone molto interessanti da tutto il mondo. Ma il mio inglese era ancora abbastanza scarso. Riuscivo a comunicare ma ero ancora scarso. Poi, durante uno stage in Polonia ho fatto un corso a Varsavia, il corso era ovviamente tutto in inglese. In questa classe c’erano ragazzi e ragazze da tutto il mondo. Davvero da tutto il mondo. Dal Brasile, dagli Stati Uniti, dalla Lettonia, dalla Malesia, dall’Indonesia, dalla Grecia, dall’Austria, dal Perù …(ecc ecc) e poi c’eravamo anche noi due italiani. Due amici di associazione. Beh, morale della favola, noi due italiani durante le lezioni alzavamo sempre la mano chiedendo “what does it mean?” (“Cosa vuol dire? Cosa vuol dire? Cosa vuol dire”) e così siamo subito diventati gli zimbelli della classe. Gli italiani non sanno l’inglese.

Quindi dopo questi due mesi in Polonia, dove tutti gli amici internazionali mi facevano lezioni private di inglese, cercandomi di far imparare la pronuncia, nuove parole, nuove espressioni… quello che mi è successo è che sono tornato a casa: UMILIATO.
È umiliante essere l’ultimo della classe. È umiliante non capire e non farsi capire. Ti fa sentire stupido. È come se fossi nato in un piccolo paese del Gargano senza diritto di far parte di una comunità mondiale che parla inglese.
Cazzo NO. Mi sono detto NO. NON è possibile. NON va bene.
Devo trovare una soluzione.
Però non ho soldi, sono uno studente, cosa faccio per imparare l’inglese?
Era il 2003 e non c’era NETFLIX.
Ero studente e non avevo soldi per un insegnante privato di inglese.
Quindi ho deciso di vedere un film in inglese al giorno. In casa all’epoca non avevo neanche internet.
Ma ad ogni problema c’è sempre una soluzione, anche se magari non la vedi subito.
Quindi ho deciso di andare ogni giorno in videoteca a prendere un nuovo film.
In tre mesi ho visto 90 film in lingua originale inglese.
Mi ricordo ancora che ogni DVD che prendevo in videoteca costava 1 euro.
Insomma con 90 euro ho imparato l’inglese 😉
Preferivo guardare film del tipo “commedia americana” perché erano più facili da capire. Rispetto a film drammatici che per qualche strano motivo erano più difficili da comprendere.
Ecco, così in 3 mesi estivi del 2003 il mio inglese è migliorato notevolmente.
Ed ho imparato tante espressioni e modi di dire che un con insegnate avrei fatto fatica ad imparare.
E poi, con i film impari anche l’intonazione.
E dato che la maggioranza di quei film erano americani, oggi la mia pronuncia ed i miei modi di dire in inglese sono piuttosto americani.

Beh, ho la fortuna che le idee di marketing arrivano tutte dall’America, e quindi per il mio lavoro questo mi torna utile.

Quindi cosa voglio dirti? MUOVI IL CULO. E non pensare che solo perché vivi in un villaggio alla periferia dell’impero non hai diritto di cogliere tutte le opportunità che questo mondo connesso ti offre. In inglese.

4) METTI IL CUORE IN TUTTO QUELLO CHE FAI
Non cercare il posto in Banca perché lo vuole tua mamma.
Non andare a lavorare all’Ospedale perché te lo dice papà.
Hai il diritto di farlo ma non farlo solo perché te lo dice qualcuno.
Fai di tutto per fare ciò che ti piace. E poi anche se farai il netturbino (prima si chiamava “spazzino”) fallo con passione perché la vita è una e non puoi permetterti di trascorrerla male.
Insomma diventa il Michelangelo nel tuo settore. Fallo con il cuore.
Se ti stai chiedendo: “Chi è Michelangelo?” => Cerca su Google.

Consigli finali:
1) Instaura buone relazioni con le persone NON perché ti serviranno ma perché vuoi stare bene in loro compagnia. Il resto verrà da sè.
2) Usa la tecnologia per trovare le informazioni che ti servono e per restare aggiornato, studia ed applica le informazioni che trovi.
3) Impara l’inglese con NETFLIX: una puntata al giorno di una serie che ti piace (per iniziare va bene l’audio in inglese e i sottotitoli in italiano. Poi quando sarai più bravo potrai vederla con l’audio in inglese ed i sottotitoli in inglese. Poi quando sarai superman potrai vedere un film in inglese senza sottotitoli. Se non sai cos’è NETFLIX? Cercalo su Google 😉
4) Divertiti e metti il cuore in tutto quello che fai. Per far questo NON esiste un corso.

In bocca al lupo per qualsiasi cosa vorrai fare nella vita!

Un abbraccio da un fratello maggiore, se vuoi fare due chiacchiere scrivimi su Facebook (link al mio profilo personale: https://www.facebook.com/domenico.bisceglia) .

Domenico

P.S. Circondati di persone in gamba. Divertiti a fare quello che ti piace.

PP.SS. Il titolo giusto per questo articolo sarebbe stato “Consigli ad un fratello minore che non ho.” Ma avevo paura che mia sorella si potesse arrabbiare ????????????????????

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