00:00:00
29 Mar

La favola di Erika, la ragazza dagli occhiali verde speranza

14 Dicembre 2017
4568 Views

di Domenico Perna

Circa un anno fa il trapianto di midollo osseo presso l’U.O. di Ematologia di Casa Sollievo della Sofferenza. Ora per Erika, inizia una “nuova” vita.

Un sorriso che ritorna a prendere forma sul volto, emozioni, sensazioni, una vita che inizia a pulsare magicamente, ancora una volta, nelle vene di chi questo meraviglioso dono stava per perderlo.

Ci giunge in redazione, attraverso la pagina Facebook dell’ADMO (Associazione Donatori di Midollo Osseo) di Roma, la storia di Erika Albrizio, una ragazza bellissima dagli occhiali verde speranza e i capelli ricci, sottoposta a trapianto allogenico di midollo osseo presso l’U.O. di Ematologia di Casa Sollievo della Sofferenza.

La ragazza, attraverso una piccola lettera, torna a parlare di sé 371 giorni dopo il trapianto, raccontando con semplicità i piccoli “grandi” cambiamenti che ha subito la sua “nuova” vita; cose banali, dal rossetto sulle labbra accompagnato da un sorriso folgorante, agli affetti e all’amore delle persone al suo fianco, le quali hanno aiutato la giovane ragazza a superare questa durissima “prova” che il destino le ha riservato. Dalle sue parole si scorge come in momenti come questi, le piccole cose, le sfumature, i dettagli, assumono un’importanza mastodontica, che agli occhi di “noi fortunati” spesso e volentieri sfugge, incapaci semplicemente di guardare la vita sotto un’altra ottica, proprio come Erika.

I ringraziamenti della ragazza, oltre che al personale e alla professionalità dell’U.O. di Ematologia di Casa Sollievo della Sofferenza, sono rivolti soprattutto a suo fratello, assoluto protagonista di questa bellissima storia, il quale è stato il donatore di midollo osseo compatibile, colui che, come detto da Erika, “le ha donato una parte di sé”.

Storie come queste dovrebbero essere all’ordine del giorno in un paese sviluppato come il nostro anche e soprattutto grazie al lavoro che svolge l’ADMO sul nostro territorio dal 1990, con continue ricerche e campagne di sensibilizzazione tra la popolazione italiana, per raccogliere un numero sempre maggiore di potenziali donatori, portando a conoscenza del pubblico il concetto che con il trapianto del midollo osseo si può guarire da malattie come la leucemia acuta e neoplasie del sangue.

Le statistiche vedono fortunatamente il numero di donatori in aumento, ed infatti come riportato sul sito dell’ IMBDR o Registro italiano donatori midollo osseo, le persone disponibili a donare cellule staminali emopoietiche sono circa 380.000 (ultimo report relativo al 31/12/2016). E’ bene sottolineare inoltre che trovare un donatore di cellule emopoietiche compatibile non è una questione assolutamente semplice, sebbene la possibilità di reperire donatori disposti geneticamente si concentra molto spesso all’interno della famiglia, ad esempio un fratello o un genitore.

Quindi in questo caso diventa imprescindibile l’informazione, la divulgazione, la sensibilizzazione rivolta ad un pubblico che molto spesso vede questi argomenti troppo lontani dalla realtà, quasi astratti e remoti, in modo che storie come quelle di Erika, possano dare speranza e magari “una nuova possibilità” a chi da tempo combatte in silenzio e nella sofferenza contro un brutto, bruttissimo nemico che come dimostrato, non è imbattibile.

 

 

 

 

Da altre categorie