WhatsApp rappresenta oggi il sistema di messaggistica istantanea più utilizzato per comunicare: permette, come tutti sappiamo, di inviare messaggi, foto, video, documenti e registrazioni vocali. Partendo da queste premesse e sfruttando l’enorme potenzialità di questo strumento, il comune di Ancona sta raccogliendo i frutti del nuovo servizio che consente di “stare dove sono i cittadini”, un vero e proprio “URP virtuale”. I cittadini, se decidono di iscriversi, mandano il messaggio “Iscrivimi” e ricevono notizie periodiche dove vengono inserite informazioni utili su bandi, scadenze, ordinanze, ma anche eventi, opportunità, servizi che magari non si conoscono.
Il servizio conta più di 6000 iscritti, organizzati tramite le varie funzioni che WhatsApp offre di default.
Un ulteriore utilizzo che il Comune di Ancona effettua con WhatsApp e che può essere spunto per altre realtà, sono le liste broadcast dedicate: in particolare, una lista LIS (Lingua Italiana dei Segni) in cui, oltre alle classiche news, vengono inviati dei piccoli video girati “in casa” a scopo di informazione sui servizi che il comune offre.
A più di due anni dall’attivazione, il servizio WhatsApp del comune di Ancona è entrato ormai a regime tanto che numerose sono state le richieste ricevute tramite chat di contributi, domande e sussidi, orari, oltre che informazioni in caso di emergenze o eventi straordinari, come ad esempio terremoti o nubifragi.
E’ evidente che per l’impatto “virale” che questi canali hanno non ci si potrà più improvvisare la loro gestione; per questo sarà sempre più necessaria una figura all’interno degli staff e delle amministrazioni dedicata alla gestione dei social, perché scrivere un post, un tweet o mandare un messaggio con Whatsapp non è più solo un’operazione che richiede una manciata di secondi ma è un vero e proprio servizio alla collettività.