Torna “Junno. Piccolo Festival del Rione” dopo il battesimo di pubblico ottenuto lo scorso anno.
Junno. Piccolo festival del Rione vuole generare gesti d’amore nei confronti di questo luogo, dei suoi abitanti e di tutti coloro che, pur non essendo residenti, lo hanno eletto a loro luogo della spiritualità.
Per farlo porterà la parola detta, la parola raccontata, la parola recitata e la musica nelle piazzette naturali del rione Junno ed in alcuni dei suoi luoghi simbolo e non farà uso di amplificazione acustica e di ulteriori luci che non siano già quelle presenti dell’illuminazione pubblica.
Favorirà la fruizione di spazi pubblici sotto una vesta completamente nuova, in luoghi dove l’uomo non andrà ad impattare minimamente e avrà la possibilità di poter apprezzare l’importanza di beni immateriali come il silenzio e la luce.
Crediamo, infatti, che il sempre più diffuso senso di spaesamento delle persone possa essere trasformato in felicità attraverso esperienze ad alto valore umano come quelle che vogliamo proporre.
La prima esperienza, che inaugura una serie di anteprime che ci porteranno al festival vero e proprio (che si terrà nei giorni 17 e 18 agosto), è un laboratorio di scrittura creativa dedicato ai bambini.
La poesia, se vogliamo, è un gioco, un gioco che si fa con le parole. Ed il poeta non è altro che un bambino che gioca.
Leggendo la poesia in questi termini ci rendiamo conto che, in effetti, sia qualcosa di vicinissimo ai bambini, qualcosa di vicinissimo al suo modo di leggere la realtà e, quindi, qualcosa di facile comprensione, qualcosa di facile imitazione.
Anche perché la poesia, se ci fermiamo un attimo a pensarci, è un insopprimibile bisogno dell’uomo. Di poesia è piena la pubblicità, la musica, il cinema. Quando qualcosa è particolarmente bella diciamo di essa che è “poetica”, che è “pura poesia”. Questo significa che nell’uomo c’è una predisposizione poetica innata.
Questo laboratorio, il “Cantiere delle parole bambine”, non vuole insegnare niente ad alcuno, bensì vuole dare forma a intuizioni, a potenzialità già presenti in ognuno di noi. il tentativo di mettere il bambino di fronte ad una serie di attività che lo gratifichino al massimo, offrendo prodotti di valore letterario e facendo delle esercitazioni legate alla poesia un piacere, un gioco appunto.
La poesia, in questo “Cantiere”, viene illustrata, smontata e rimontata, per andare a vedere di cosa è fatta e come è fatta, con lo spirito di chi sta giocando e con la curiosità della scoperta tipici dei bambini.
Il cantiere non è solo parole, ma anche linguaggio non verbale dei disegni. I disegni ci parlano.
I bambini scarabocchiano, tirano linee, pasticciano con i colori e queste loro attività sono l’urgenza di manifestare al mondo la loro presenza. Sembrano segni indecifrabili eppure per i bambini sono discorsi sensati ed eloquenti, rappresentazioni di sé e testimonianza della capacità di lasciare una traccia, discorsi rivolti, in primo luogo, ai genitori, ai fratelli, alle insegnanti, ai compagni di scuola.
Ogni tratto ha un significato e basta chiedere al bambino di raccontare ciò che ha disegnato per comprenderlo.
“Il Cantiere delle parole bambine” è un laboratorio di scrittura creativa ideato e condotto dal poeta Raffaele Niro in collaborazione con l’artista Stefania Guerra. Venerdì 30 giugno alle ore 18.00 in Largo Totila n. 12, presso la sede dell’Associazione Culturale “C’era una volta…”, si terrà il laboratorio per i bambini dai 5 ai 10 anni. Si tratta del primo appuntamento di Junno, Piccolo Festival del Rione, festival il quale, quest’anno, proporrà una serie di anteprime che ci condurranno al 17 e al 18 agosto, giornate ricche di eventi che concluderanno l’edizione 2017.
Junno. Piccolo Festival del Rione è organizzato dall’Associazione Culturale Rhymers’ Club per mezzo del Festival DauniaPoesia, in collaborazione con il Presidio del Libro di San Giovanni Rotondo e l’Associazione Culturale “C’era una volta…”; l’iniziativa promossa dalla Regione Puglia, Assessorato all’Industria Turistica e Culturale, in collaborazione con l’Associazione Presìdi del Libro.