Nella notte tra Sabato 30 Marzo e Domenica 31 con il ritorno dell’ora legale le lancette dei nostri orologi andranno spostate un’ora avanti. Il cambio dell’ora avverrà precisamente alle 2:00 di notte che diventeranno le 3:00.
Il cervello e la percezione della modifica dell’ambiente
L’orologio biologico che ha sede nell’ipofisi del cervello, comanda l’addormentamento e il risveglio, l’aumento e la diminuzione della temperatura corporea e della pressione sanguigna, l’attività ritmica del cuore e degli altri organi, si regola soprattutto sulla base dell’alternarsi dei periodi di luce e di buio scanditi dal giorno e dalla notte.
Il cervello e la percezione della modifica dell’ambiente
L’orologio biologico che ha sede nell’ipofisi del cervello, comanda l’addormentamento e il risveglio, l’aumento e la diminuzione della temperatura corporea e della pressione sanguigna, l’attività ritmica del cuore e degli altri organi, si regola soprattutto sulla base dell’alternarsi dei periodi di luce e di buio scanditi dal giorno e dalla notte.
L’orologio biologico non è abbastanza veloce negli aggiustamenti
Se ci vuole un attimo per adeguarsi all’ora legale o ad un nuovo fuso orario, spostando semplicemente le lancette dei nostri orologi meccanici, all’organismo serve invece qualche giorno per “riprogrammare” tutte “le sveglie”: l’ora dei pasti, quella del sonno, quella della resa fisica e intellettuale. E’ normale quindi che i ritmi del sonno, dell’appetito e delle capacità psicofisiche vengano temporaneamente sconvolti.
Gli effetti sul nostro corpo e sulla nostra psiche
Nella maggior parte delle persone i fastidi sono di breve durata e di lieve entità mentre altre, come gli ansiosi e i depressi,fanno più fatica a sincronizzare il proprio orologio interno.
I guai iniziano già al mattino con una certa difficoltà a buttarsi giù dal letto, una sensazione continua di stanchezza per tutto il giorno, difficoltà di concentrazione e anche mal di testa. Insomma una serie di malesseri scatenati tutti dal fatto che si è costretti a svegliarsi un’ora prima, mentre l’organismo avverte che avrebbe ancora bisogno di riposare.
Colpiti anche soprattutto gli abitudinari. Infatti chi è abituato ad andare al bagno ad orari precisi, può accusare anche qualche irregolarità intestinale e, se si mangia sempre alla solita ora, può capitare di aver poco appetito, perché non è scattato ancora il segnale di fame, e di far fatica a digerire. Per lo stesso motivo può restare difficile il prendere sonno perché anche se la sveglia dice che è ora di dormire, corpo e mente in realtà sono ancora ben svegli.
Anzi è proprio sui ritmi del sonno che si avvertono le conseguenze del passaggio dall’ora solare a quelle legale, perché quando la luminosità del giorno si attenua la ghiandola pineale viene stimolata a produrre un importante ormone, la melatonina, una sostanza che può essere considerata il messaggero del sonno, avendo il compito di avvisare tutte le funzioni vitali che è giunto il momento di dormire. Quando però si attraversano fusi orari diversi o arriva l’ora legale, il messaggero va un po’ in confusione perché non riceve luce e buio secondo le abituali dosi ed ecco allora che per molti prendere sonno diventa un’impresa veramente ardua.
Fonte Articolo: Col. Mario Giuliacci