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23 Nov

A Casa Sollievo della Sofferenza arrivano i robot umanoidi

Avviata in “Casa Sollievo della Sofferenza”  la sperimentazione di robot umanoidi progettati per assistere i pazienti e agevolare il lavoro del personale sanitario. L’innovativo progetto è sorto grazie alla collaborazione tra l’ospedale di San Giovanni Rotondo, l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova – punta di diamante della robotica a firma italiana – e i laboratori di ricerca di Roma di Konica Minolta, multinazionale giapponese del settore tecnologico impegnata in diversi ambiti, compreso quello ospedaliero. L’obiettivo del progetto di ricerca è sviluppare tecnologie all’avanguardia – come le intelligenze artificiali – in grado di supportare con efficacia il lavoro non clinico negli ospedali.

“Come conseguenza del nostro impegno nell’ambito di alcuni progetti di ricerca, è stato naturale per noi accogliere Konica Minolta Laboratory Europe e Istituto Italiano di Tecnologia per implementare la robotica all’interno dell’ospedale – afferma Francesco Giuliani, ICT, Innovation & Research Manager presso l’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza -. In futuro vogliamo continuare con nuove attività di sperimentazione che migliorino le condizioni di lavoro degli operatori sanitari e le possibilità di cura dei pazienti. Questa iniziativa si inserisce in un progetto già avviato di ottimizzazione del tempo impiegato dagli operatori sanitari in attività non strettamente cliniche”.

Alla base della sperimentazione c’è il robot umanoide R1 sviluppato dagli ingegneri dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT). Alto fino a 1 metro e 45 centimetri, pesante 50 chilogrammi e mosso da 28 motori, R1 è stato concepito come robot per l’ambito professionale e domestico, un personal robot umanoide in grado di afferrare oggetti, imparare dall’ambiente circostante e interagire con esso, oltre che naturalmente con le persone. La sua modalità di apprendimento è basata (anche) sull’esperienza, rendendolo più ‘umano’ di altri robot in sviluppo. Oltre a rispondere alle domande, R1 può intrattenere, giocare e fare da assistente personale; si tratta dunque di un vero e proprio ‘androide badante’, che potrà essere d’aiuto e di grande compagnia anche e soprattutto alla popolazione anziana.

Grazie alla collaborazione con Casa Sollievo e le tecnologie di Konica Minolta, gli ingegneri stanno provando a trasformare R1 in un perfetto assistente ospedaliero, in grado non solo di agevolare il lavoro non strettamente clinico di medici e infermieri, ma anche di ‘prendersi cura’ dei pazienti. Il robot può infatti comprendere il comportamento del personale sanitario e degli ospiti dell’ospedale, muovendosi in completa autonomia all’interno della struttura.

 

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