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23 Nov

La devozione di San Giovanni Rotondo per santa Barbara, patrona dei minatori

Durante il periodo di attività della miniera di bauxite (1937-1973), i minatori festeggiavano il giorno 4 dicembre la loro protettrice, Santa Barbara vergine e martire, la cui statua si conserva nella chiesa sangiovannese dedicata a S. Onofrio. Questa santa, contro il volere di suo padre Dioscuro, aveva abbracciato la fede cristiana e perciò fu denunciata dal genitore ad un magistato romano che la condannò alla decapitazione stabilendo che ad eseguire la condanna fosse il suo stesso padre, che dopo averla uccisa (4 dicembre 306) fu a sua volta colpito mortalmente da un fulmine.

Per questo motivo S. Barbara è la patrona dei minatori, degli artificieri e dei vigili del fuoco. I minatori in questo giorno di festa non andavano al lavoro ed avevano la giornata ugualmente retribuita dalla Società Montecatini che donava loro anche un pacco con pasta, bottiglie di vino e alcuni chili di carne. Molto partecipata era la Santa Messa in onore della loro santa patrona ed il pranzo era abbondante.

Nel corso dei festeggiamenti si eseguivano differenti giochi sociali come il tiro della fune tra le varie categorie dei lavoratori della miniera, il palo della cuccagna, la corsa delle carriole e quella dei sacchi e persino la toccante corsa a piedi dei minatori mutilati.
Verso sera usciva dalla Chiesa di Sant’Onofrio la processione di S. Barbara che attraversava le principali vie sangiovannesi ed il centro storico ed era molto partecipata dalla popolazione. Al termine si accendevano i fuochi d’artificio ed in seguito si tenevano le serate danzanti nei locali del dopolavoro dei minatori, poi abolite perchè spesso si scatenavano le zuffe causate da coloro che avevano abusato dell’alcool.

Dopo la chiusura della miniera ed ancora oggi non si tengono più nè la processione di Santa Barbara e nemmeno i giochi sociali appena descritti, ma ha luogo solo la deposizione di una corona di alloro al Monumento ai caduti della Miniera (1986), il discorso del sindaco e la Santa Messa celebrata in onore della santa nella Chiesa di Sant’Onofrio.

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