di Domenico Perna e Claudio Mischitelli
Inaspettata, ma talmente bella da non crederci. Il Foggia non si ferma più e su un campo impossibile come quello di Palermo, compie l’impresa di centrare la terza vittoria di fila e allontanarsi ulteriormente dalla zona rossa della classifica. E’ stata una partita ben giocata dai ragazzi di Stroppa che non hanno assolutamente demeritato dinanzi ad un Palermo che dopo la batosta di Empoli, sin dai primi minuti ha trovato palesi difficoltà ad esprimersi sul campo a causa della perfetta organizzazione in fase difensiva dei rossoneri.
La partita si è trascinata lenta, noiosa lungo tutta la prima frazione, come una bomba ad orologeria pronta ad esplodere, che puntualmente si è innescata nel secondo tempo.
Dal tunnel degli spogliatoi i rossoneri sono usciti con un piglio diverso, una voglia di vincere che ha messo a dura prova le coronarie e la pazienza dei tifosi del Palermo fino al minuto 64, quando un episodio casuale in area rossonera, un tocco di mano tanto sfortunato quanto ingenuo di Loiacono, ha fatto pendere soltanto momentaneamente l’ago della bilancia verso la Sicilia grazie alla trasformazione del penalty concesso al Palermo dal signor Abbattista di Molfetta e trasformato dal solito Nestorovski.
Il Foggia però ha continuato a fare la sua parte spostando il pallone con rapidità lungo le fasce provocando, al 68’, un’entrataccia del fantasista palermitano Coronado su Gerbo, punita giustamente con il rosso diretto proprio sotto gli occhi del secondo assistente.
A quel punto Stroppa ha fiutato il colpaccio, pescando energie nuove dalla panchina richiamando Greco e Nicastro, per favorire l’ingresso in campo di Duhamel e Scaglia, che giusto il tempo di posizionarsi in campo e allacciare gli scarpini, hanno confezionato il goal del provvisorio pareggio con la perfetta complicità di Mazzeo, il quale intelligentemente ha assistito Mathieu Duhamel nella sua prima rete in maglia rossonera al minuto 78’. E visto che la torta era quasi pronta, mancava la ciliegina che puntuale è arrivata 6’ più tardi grazie al solito sinistro fulminante di Kragl, che con una prepotenza pazzesca da vero tedesco, ha bucato l’incolpevole Posavec siglando la rete del definitivo 2-1 che Guarna ha provato a mettere in discussione con un’uscita scellerata sulla testa di Nestorovski, ma i dei del calcio hanno deciso che quel pallone non doveva entrare, dirottando la sfera prima sulla traversa e poi sulla linea prima di essere allontanata dalla difesa rossonera.
Questi sono tre punti pesanti come un macigno, sia perché raccolti contro una squadra progettata per la promozione diretta in massima serie, sia perché consentono a Stroppa e ai suoi ragazzi di fare un bel balzo in classifica scavalcando tre avversarie quali Avellino, Salernitana e Novara.
Le mani al cielo dei giocatori, la felicità di Stroppa con tanto di abbracci al ds Nember e lo sciabordio di vessilli rossoneri nel settore loro riservato, sono stati l’epilogo di una notte magica che da queste parti non si viveva da troppo tempo.
PALERMO FOGGIA 1-2 64’ rig. Nestorovski (P), 78’ Duhamel (F), 84’ Kragl (F).
PALERMO 3-5-2 Posavec; Dawidowicz, Bellusci, Szyminski (87’ Lagumina); Rolando (57’ Rispoli), Gnahoré, Jajalo, Coronado, Aleesami; Moreo (74’Chochev), Nestorovski. A disposizione:Maniero, Pomini, Rispoli, Accardi, Rajkovic, Trajkovski, Balogh, Chochev, La Gumina, Fiordilino, Fiore.
Allenatore: Bruno Tedino
FOGGIA 3-5-2 Guarna; Loiacono, Camporese, Tonucci; Gerbo, Deli (88’ Zambelli), Greco (73’ Scaglia), Kragl, Agnelli; Nicastro (73’ Duhamel), Mazzeo. A disposizione: Noppert, Celli, Zambelli, Martinelli, Calabresi, Rubin, Ramè, Scaglia, Duhamell, Beretta, Floriano.
Allenatore: Giovanni Stroppa
AMMONIZIONI Greco (F), Loiacono (F),
ESPULSIONI Coronado (P) al minuto 68’ per condotta antisportiva.
Allenatore Giovanni Stroppa.