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21 Nov

L’Harvard University Pubblica lo Studio dell’ing. Luciano Magaldi di San Giovanni Rotondo sulla Street Art foggiana

Dopo il tamtam mediatico internazionale con la conquista delle testate più prestigiose del mondo, quali quelle del New York Post, di Fox News USA, della BBC, del Daily Mirror, di Diario AS USA, Yahoo Life USA ed MSN USA, etc., il progetto foggiano dello Stramurales International Street Art Festival di Stornara Life APS del Presidente-Fondatore Lino Lombardi, ottiene ora un riconoscimento ancora più significativo: lo studio accademico “Street Art as Public Health Infrastructure”, ovvero la “Street Art come Infrastruttura Pubblica Sanitaria,” è stato pubblicato dal prestigioso Health and Human Rights Journal dell’FXB Center for Health and Human Rights della Harvard University, il cui ateneo rappresenta uno dei centri di eccellenza mondiale nella ricerca sui diritti umani e la salute pubblica.
La ricerca accademica è stato firmata dall’ingegnere nucleare Luciano Magaldi Sardella con origini di San Giovanni Rotondo, già dottorato all’Aspire Institute della Harvard Business School, già membro dell’Harvard Aerospace and Defense Organization, dello Yale Club of New Haven della Yale University e dello Stanford Alumni Organization Club of Los Angeles.

L’ing. Luciano Magaldi Sardella, nato a San Giovanni Rotondo, PhD in Nuclear Engineer alla EU Open University.
Tale studio è stato corroborato dalla valida esperienza universitaria del prof. Matteo Mantuano di Lucera, professore dell’Università Unitré di Milano.

Il prof. Matteo Mantuano di Lucera, oggi docente universitario dell’Università Unitré di Milano.
Questa analisi universitaria è stata pubblicata dalla rivista accademica harvardiana più prestigiosa dedicata al diritto alla salute, fondata nel 1994 da Jonathan Mann e attualmente diretta da Joseph J. Amon. Si tratta di una pubblicazione con revisione tra pari a doppio cieco ad accesso aperto, supportata dal FXB Center della Harvard T.H. Chan School of Public Health e dalla Dornsife School of Public Health della Drexel University.

Un Cambio di Paradigma: l’Arte di Strada come Intervento di Salute Pubblica

La ricerca propone un radicale cambio di paradigma: l’arte di strada partecipativa non è semplicemente una questione estetica o di sviluppo turistico, ma rappresenta una vera e propria strategia di salute pubblica che opera all’intersezione tra diritti culturali e salute mentale comunitaria.
Gli autori sostengono che, quando concettualizzata attraverso il framework della legislazione internazionale sui diritti umani – in particolare l’articolo 12 del Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali (ICESCR) che garantisce il diritto alla salute, e l’articolo 15 che sancisce il diritto a partecipare alla vita culturale – gli interventi di street art meritano riconoscimento come determinanti della salute sociale degni sia di protezione che di replicazione.

La Violenza Strutturale e il Declino Rurale nel Mezzogiorno
Lo studio inquadra il contesto del Sud Italia attraverso la lente della “violenza strutturale” teorizzata da Johan Galtung: disposizioni sistematiche che impediscono a individui e comunità di realizzare il loro pieno potenziale. Tra il 2002 e il 2017, il Sud Italia ha perso circa 2 milioni di residenti a causa della migrazione interna e internazionale, con i giovani adulti tra i 15 e i 34 anni che costituivano la stragrande maggioranza.
La ricerca in psicologia ambientale dimostra che gli ambienti costruiti in deterioramento correlano con stress elevato, isolamento sociale e peggioramento della salute mentale. Stornara, comune agricolo di circa 6.000 residenti, incarna perfettamente questa traiettoria fino al 2018, quando l’artista locale Lino Lombardi ha fondato Stramurales.
I tre pilastri del “modello Stramurales”
Ciò che distingue l’approccio di Stramurales da altre iniziative di turismo culturale, secondo lo studio, risiede nei suoi meccanismi democratici fondamentali:

  1. Partecipazione volontaria dei proprietari: nessuna coercizione sui residenti per offrire i loro muri alla trasformazione artistica.
  2. Selezione democratica dei contenuti: votazione partecipata sui temi del festival e sulle proposte di murales.
  3. Governance inclusiva: attraverso Stornara Life APS, un’associazione a iscrizione aperta che previene la cattura elitaria del progetto.

Quando i residenti offrono volontariamente i muri e votano sui contenuti, compiono atti di investimento materiale e psicologico, segnalando la convinzione che la loro comunità possieda un futuro vitale. Questo ripristino dell’azione collettiva – la convinzione che i residenti possano plasmare la traiettoria della loro città natale piuttosto che semplicemente assistere al declino – spezza la spirale del deterioramento.
L’impatto misurabile sulla salute mentale
Da una prospettiva di salute pubblica, questa architettura partecipativa operazionalizza ciò che l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce “empowerment comunitario”: processi emancipativi che consentono alle comunità di aumentare il controllo sui determinanti che influenzano la loro salute.
Gli impatti misurabili sostanziano le affermazioni di salute pubblica. Tra il 2020 e il 2025, le entrate turistiche sono aumentate del 25% nonostante l’interruzione pandemica. Otto nuove attività commerciali hanno aperto, creando alternative occupazionali all’emigrazione. I miglioramenti della salute mentale includono residenti che riferiscono un rinnovato orgoglio nella loro comunità, una diminuzione dell’isolamento sociale attraverso la partecipazione al festival e un ottimismo restaurato sui futuri collettivi.
Arte di strada come “Attivismo Visivo per la Salute”
Lo studio analizza come diversi murales si impegnino esplicitamente con temi di salute e diritti umani. L’opera di Alaniz Niz “Rifugio per tutti i migranti” rappresenta i lavoratori agricoli africani sfruttati; “Voltare le spalle alla migrazione” di Sabotaje al Montaje sfida le politiche migratorie di esclusione; “Bambino di colore al tramonto” di Devil Art Design ritrae giovani migranti in cerca di futuri dignitosi.

Queste opere vengono definite “attivismo visuale per la salute”: affrontano i determinanti sociali della salute attraverso l’advocacy dei diritti umani. Le politiche migratorie che negano diritti fondamentali creano vulnerabilità sanitarie come accesso limitato all’assistenza sanitaria, condizioni di lavoro pericolose e traumi psicologici dalla discriminazione.
Verso Infrastrutture Sanitarie basate sull’Arte
La conclusione dello studio pubblicato sull’Harvard Health and Human Rights Journal è inequivocabile: il caso-studio sugli Stramurales costringe a riconsiderare cosa costituisca infrastruttura sanitaria. Muri coperti con arte democraticamente selezionata e creata con genuina partecipazione comunitaria migliorano dimostrabilmente la salute mentale della comunità mentre rendono operativi i diritti culturali sanciti dalla legge internazionale.
Gli autori foggiani sostengono che il modesto investimento finanziario richiesto per sostenere tali progetti culturali dovrebbe provenire dai budget di salute pubblica, in particolare per le comunità che sperimentano declino dove gli approcci tradizionali di sviluppo economico hanno fallito.
La domanda non è se l’arte possa funzionare come intervento sanitario: lo studio su Stramurales dimostra che si può. Piuttosto, la questione è se i responsabili politici regionali e nazionali delle politiche sanitarie di concerto con i difensori dei diritti umani possiedano l’immaginazione per ripensare l’infrastruttura sanitaria, riconoscendo che interventi efficaci per la salute mentale possano richiedere muri che fungono da nuove opere muralistiche e partecipazione comunitaria, non cliniche o prescrizioni.
Un riconoscimento che proietta Stornara nell’élite accademica mondiale
La pubblicazione di questo studio sull’Harvard Health and Human Rights Journal rappresenta un traguardo straordinario per Stornara Life APS e per l’intero progetto Stramurales.

La prestigiosa rivista accademica, con oltre trent’anni di storia e con una guida editoriale che include figure leggendarie come Jonathan Mann, Sofia Gruskin e Paul Farmer, è una delle pubblicazioni più autorevoli e rispettate nel campo della salute globale e dei diritti umani al mondo.
Il fatto che il “modello Stramurales” sia ora oggetto di analisi accademica presso una delle università più prestigiose al mondo conferma ciò che il presidente Lino Lombardi e il gruppo di Stornara Life APS hanno intuito fin dall’inizio: l’arte di strada partecipativa può trasformare non solo l’estetica di un luogo, ma la salute e il benessere di un’intera comunità.
Da un piccolo comune agricolo di 6.000 anime in provincia di Foggia alle pagine delle più importanti riviste scientifiche del mondo: la straordinaria avventura di Stornara continua a scrivere la storia, dimostrandosi un modello replicabile e scientificamente validato di rigenerazione urbana, sviluppo sostenibile e, ora, intervento di salute pubblica basato sui diritti umani.

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