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10 Oct

Grazio Forgione: il papà di Padre Pio, il padre del silenzio e del sacrificio

Di Leonardo Ricucci

Quando si parla di Padre Pio, si raccontano miracoli, stigmate, notti di preghiera e file interminabili di fedeli. Ma dietro la santità di un uomo si nasconde spesso la santità silenziosa di chi lo ha cresciuto, sostenuto, amato. Grazio Forgione, il padre terreno di Francesco Forgione — futuro Padre Pio — è una di queste figure dimenticate, eppure straordinarie.

Un contadino dal cuore grande

Nato a Pietrelcina il 30 maggio 1860, Grazio Forgione era un umile contadino. La sua vita scorreva tra la campagna, la fatica e il profondo attaccamento alla fede. Era un uomo semplice, ma animato da un amore profondo per la sua famiglia. Quando comprese che suo figlio Francesco aveva una vocazione speciale, non esitò a fare scelte coraggiose.

L’emigrazione per amore del figlio

Nel 1899, quando Francesco decise di diventare frate cappuccino, la famiglia Forgione si trovò davanti a grandi difficoltà economiche. Gli studi, necessari per l’ingresso in convento, avevano un costo. Grazio prese una decisione radicale: emigrare in America per guadagnare i soldi necessari alla formazione del figlio.

Andò prima a New York e poi in altri Stati americani, facendo lavori umili e faticosi. Mandava regolarmente denaro a casa per pagare i maestri privati che avrebbero aiutato Francesco nei suoi studi. Un padre che si priva della presenza del figlio — e viceversa — per permettergli di seguire la chiamata di Dio.

Il ritorno e l’orgoglio silenzioso

Grazio tornò in Italia dopo alcuni anni, giusto in tempo per vedere il figlio entrare in convento e iniziare il cammino che lo avrebbe portato alla santità. Non fu un uomo di parole, né si mise mai in mostra. Visse la fama del figlio con discrezione e fede, rimanendo ancorato alla semplicità delle sue origini.

La morte a San Giovanni Rotondo

Negli ultimi anni della sua vita, Grazio si trasferì a San Giovanni Rotondo, dove visse vicino a suo figlio Padre Pio, assistito dai frati cappuccini. Morì il 7 ottobre 1946, a 86 anni. Fu sepolto nel cimitero del paese, in una tomba semplice, come semplice era stata la sua esistenza.

Un esempio per i genitori di oggi

La figura di Grazio parla ancora al cuore di tanti: è il simbolo di un padre che sa sostenere senza trattenere, che sa credere nel sogno di un figlio anche quando significa partire, sacrificarsi, soffrire.

Nella vita dei santi non ci sono solo visioni e miracoli. Ci sono anche uomini e donne comuni, come Grazio, che diventano santi nel quotidiano.

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