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03 Oct

Giulio Campaniello (Subconscio): il viaggio interiore con «Daimon». Disco d’esordio in uscita il 10 ottobre.

DI Da Angelo Riky Del Vecchio https://www.rignanonews.com/author/angelo

Nato a Rignano Garganico sul Gargano e cresciuto a Bologna, Giulio Campaniello, in arte Subconscio, porta un doppio patrimonio culturale e umano che plasma profondamente il suo immaginario artistico e sonoro. Il prossimo 10 ottobre esce per Sghetto Records il suo atteso disco d’esordio, “Daimon”, un lavoro che segna un percorso di esplorazione interiore e identitaria, prodotto da Luzee.

Un disco come rito e specchio della memoria.

Il titolo “Daimon” richiama la parola greca daímōn, “spirito guida”, che abita un luogo di mezzo — il metaxu — ponte tra umano e divino. Proprio in questo spazio si muove Subconscio, con una narrazione che non si concentra sul presente ma sulla connessione continua tra il bambino che è stato e l’adulto che è diventato. Il disco si presenta come un rito che riflette turbamenti, riconciliazioni, radici e nuove prospettive. La tracklist alterna brani introspettivi come “Madre Terra” e “Destino”, dialoghi tra passato e futuro in “Occhi Fissi” (feat. Madbuddy) e “Sott’ e Sop’”, momenti liberatori con “Funk4Ass” e visioni più oscure in “Riti oscuri” (feat. Tebra). La chiusura con “L’attimo” lascia sospeso un possibile presente che racchiude tutte le identità.

Un mosaico sonoro di Neo Soul, Hip Hop ed elettronica.

Il disco è arricchito dalle collaborazioni con artisti come Claver Gold, Madbuddy, Friz e Tebra, fondendo generi come Neo Soul, Hip Hop ed elettronica in un insieme coerente e personale. Un suono guidato da un’urgenza esistenziale e da un’estetica evocativa, che accompagna l’ascoltatore in un viaggio tra emozioni e riflessioni profonde.

La doppia appartenenza: dal Gargano a Bologna.

Dietro Subconscio c’è Giulio Campaniello, che ha attraversato due territori formativi importanti: la terra natale del Gargano e la città di Bologna. Questa doppia radice plasma non solo il suo linguaggio musicale ma anche la sua visione artistica e personale. Giulio ha già ottenuto riconoscimenti importanti, con tracce come “Giungla” e “Rimani davvero” inserite nella serie Netflix “Survival of the Thickest”.

Con “Daimon”, Subconscio inaugura un percorso che va oltre la musica, diventando un’esplorazione delle contraddizioni umane, delle memorie e delle domande aperte sulla coscienza e l’identità. Un disco che non pretende di dare risposte definitive ma celebra la complessità della vita trasformandola in suono.

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