Se n’è andato con il sorriso di sempre, quello che lo ha accompagnato per tutta la vita, tra le strade assolate di San Giovanni Rotondo. Giovannino Totta, anima libera, personaggio unico e irripetibile del paese, resterà nei ricordi di tutti quelli che hanno avuto la fortuna di incrociarlo, ascoltarlo, viverlo.
Chi lo conosceva bene lo sa: Giovannino non era solo un uomo, era una storia continua. Una di quelle figure che, anche senza volerlo, diventano leggenda. A testimoniarlo, uno degli episodi più memorabili e surreali della vita cittadina: il famoso “Matrimonio sui generis a San Giovanni Rotondo”, raccontato all’epoca perfino dalla Gazzetta del Mezzogiorno. Una trovata geniale, folle e meravigliosamente teatrale. E ancora oggi, chi c’era, si chiede: “Ma come facevamo a inventarci certe cose?”.
Una scena indimenticabile: la sosta alla pizzeria di Napoleone Cera a Borgo Celano (Sammarcuccio). Al loro arrivo, come in un film di De Sica, la madre di Napoleone esclama a gran voce:
“Lu zit ienn nu bell uagliol, ma la zita ienn bruttcedda!”
Una battuta che è rimasta nella memoria collettiva, una perla di umorismo spontaneo e popolare. Da applausi. 😂
Giovannino è stato anche protagonista silenzioso della vita civica del paese: le coppe cittadine, i comizi infuocati, con il Professore Michelangelo Sabbatelli (Baruffa)più che comizi erano teatri in piazza, la scena più memorabile rimane quella che il professore chiedeva di bere invece beveva lui facendolo esclamare a gran voce “Acqua”.
Poi gli amici di sempre Tonino Placentino, Nicola Scarale, Carmine Francavilla, Pierino Cascavilla, Tonino Centra, Giovanni Racaneddo.
E poi il suo legame profondo con la spiritualità del luogo: portava l’acqua frizzante a Padre Pio. Un gesto semplice, ma ricco di significato. Non solo un servizio, ma una forma di devozione, di rispetto, di partecipazione alla quotidianità del Santo.
Oggi lo salutiamo con affetto, con gratitudine e, perché no, con una risata. Perché Giovannino Totta era così: capace di far riflettere e sorridere nello stesso istante. Un uomo libero, genuino, autentico. E in un mondo che corre, lui ci ha insegnato a fermarci, a ridere, a vivere.
Buon viaggio, Giovannino. Che ovunque tu sia, ci sia sempre una piazza, una battuta pronta.
In foto (Giovanni Totta) il quinto in piedi da sinistra guardando la foto.

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