Lo scorso 12 febbraio, nell’Aula Magna dell’ITET “L. Di Maggio” di San Giovanni Rotondo, si è tenuto l’incontro conclusivo del progetto “La Salute tiene banco”, ideato e curato dalla Fondazione GIMBE, che mira a diffondere l’approccio globale alla salute (delle persone, dei servizi sanitari e del pianeta) e a migliorare il livello di alfabetizzazione sanitaria dei giovani, fornendo loro gli strumenti per contrastare le fake news.
La realizzazione dell’evento è stata possibile grazie all’interesse che il nostro Dirigente Scolastico, il prof. Rocco D’Avolio, ha da sempre mostrato per tutte le tematiche, come il benessere e la salute, che rivestono un importante ruolo formativo nella crescita culturale, sociale e consapevole di tutti gli studenti.
All’incontro, moderato dal vicario Prof. Michelangelo De Bonis, e che ha visto la partecipazione attiva ed interessata di studenti e docenti, sono intervenuti il Dott. Leonardo Miscio, direttore Sanitario del Policlinico di Foggia, la Dott.ssa Elena Cottafava, Segretaria Generale della Fondazione, e il Dott. Simone Salemme, neurologo.
Nel presentare il progetto si è posta l’attenzione sulla sua importanza e sulla necessità di estenderlo a tutte le scuole del Paese, richiedendo il supporto di tutte le parti coinvolte per garantire il suo successo. Successivamente ci si è concentrati sul concetto di salute individuale che, come afferma il Dott. Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE, “è condizionata da fattori genetici, ambientali e socio-economici, oltre che da stili di vita e interventi di prevenzione, diagnosi, terapia, riabilitazione”. Fattori che influenzano anche la capacità del nostro Servizio Sanitario Nazionale (SSN) di offrire in maniera efficiente prestazioni sanitarie efficaci e appropriate secondo princìpi di universalità, uguaglianza ed equità. Ma parlando di salute non si poteva tralasciare quella del nostro pianeta che dipende sempre più dalla nostra capacità di salvaguardare l’ambiente rispetto ai cambiamenti climatici e all’inquinamento, non solo tramite decisioni politiche, ma anche con i comportamenti individuali.
In conclusione è stata messa in evidenza la necessità di migliorare l’implementazione del programma SPS (Scuole che Promuovono Salute) nelle scuole italiane, con particolare attenzione alla formazione del personale e all’inclusione di tematiche cruciali come la salute mentale e la prevenzione delle malattie infettive. Solo attraverso un impegno collettivo e un investimento adeguato si potrà garantire un futuro più sano e sicuro per gli studenti italiani.
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