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23 Nov

Prof.Giuseppe Cassano : la sfilata dei pianeti

Chi ha l’occhio allenato li sa riconoscere al primo sguardo, ognuno ha una sua peculiarità, il colore soprattutto. I principali pianeti sono assoluti protagonisti della volta celeste: il minuscolo Mercurio immerso nella luce del crepuscolo, la luminosissima Venere, il fiammeggiante Marte e poi i giganti, Giove e Saturno, fanno bella mostra di sé, ben disposti lungo la striscia di cielo tra le costellazioni dello Zodiaco, offrono spesso spettacoli delle grandi occasioni dal tramonto fino a notte fonda.

Come riconoscerli?

Prima considerazione:

fra tutti i pianeti del sistema solare quelli visibili a occhio nudo sono cinque:

Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno.

Per poter osservare Nettuno e Urano è necessario disporre di un buon telescopio data la loro notevole distanza dalla terra.

Mercurio essendo un pianeta interno rispetto alla terra e vicinissimo al Sole non può che essere cercato vicino a quest’ultimo subito dopo il tramonto oppure prima del sorgere della nostra stella. I tempi per poterlo osservare sono molto brevi con condizioni ambientali di inquinamento atmosferico e luminoso assai favorevoli.

Anche Venere, essendo un pianeta interno, non può che essere cercato la sera, dopo il tramonto del sole, verso ovest (Venere Vespertina) oppure al mattino, prima del sorgere del Sole, verso est (Venere Mattutina).

Marte è un pianeta esterno rispetto alla terra e va cercato sull’eclittica in una posizione diversa dai pianeti precedenti tenendo però presente che tutti gli astri sorgono sul fronte est (nord-est o sud-est) e tramontano verso ovest.

Idem per Giove e Saturno.

Altra considerazione: la luminosità dei pianeti.

Venere, dopo il Sole e la Luna è l’astro più luminoso. La sua magnitudine è – 4.6.

Giove e Marte sono due astri che hanno una luminosità che può arrivare a circa – 3 mentre Saturno trovandosi molto più distante raggiunge una luminosità massima di – 0,49 quando si trova in opposizione al Sole e può usufruire anche della luminosità degli anelli.

Altro aspetto da considerare: la luce emessa dagli astri.

Le stelle, a differenza dei pianeti, diffondono una luce che vira continuamente di colore. Basta guardarle per alcuni secondi per rendersene conto. Questo è dovuto al fatto che sono corpi che emettono luce propria in seguito a processi di fusione nucleare che avvengono al loro interno.

La luce proveniente dai pianeti è invece una luce riflessa e proprio per questa ragione ci appare fissa e quasi priva di viraggi di colore.

Dunque riassumiamo:

-I pianeti non vanno cercati su tutta la volta celeste ma a ridosso dell’equatore e precisamente sul piano dell’eclittica che si può facilmente individuare allineando almeno due pianeti noti (in alternativa allineare due/tre costellazioni zodiacali) e proseguire in quella direzione.

-Sono più luminosi delle stelle (ricordiamoci che la stella più luminosa visibile è Sirio la quale è meno luminosa dei pianeti tranne Saturno che però non può essere confusa in quanto Sirio emette una luce con continuo viraggio di colore (vi invito a fissarla per una ventina di secondi quando è visibile e potrete ammirare lo splendore di questa stella).

-Emettono una luce fissa in quanto riflettono la luce del Sole.

Se a tutto questo aggiungiamo che Marte emette una luce di un colore rosso/arancio, il gioco è fatto.

                                                                                                                                                   

Prof.Giuseppe Cassano

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