L’iniziativa del progetto “Stare insieme rende forti”, finanziato dal GAL Daunia Rurale 2020
Si chiama “per principio”, ed è il nome del marchio etico a cui aziende ed enti del territorio possono aderire per contrassegnare la gestione dei servizi e la realizzazione dei prodotti in quanto capaci di generare benessere per le persone e per le comunità, nel pieno rispetto dei diritti, dei lavoratori, dell’inclusione e della responsabilità etica e sociale. La proposta del marchio etico è stata presentata ieri sera a Poggio Imperiale nell’ambito del progetto “Stare insieme rende forti”, finanziato dal GAL Daunia Rurale 2020 grazie al bando 2.3 “Rete della Daunia Rurale per l’innovazione e l’inclusione sociale delle categorie svantaggiate”. Il progetto – che nasce dalla collaborazione tra le cooperative sociali Agape (soggetto capofila), Attivamente di San Severo, Medtraining e Ortovolante di Foggia – ha visto la realizzazione di una serie di interventi e laboratori volti a sensibilizzare le comunità sui temi dell’agricoltura sociale e della valorizzazione del territorio, attraverso visite alle aziende e degustazioni di prodotti enogastronomici, e ad attivare un percorso di formazione specifico e di orientamento al lavoro per la presa in carico di soggetti in fragilità sociale, in particolare di persone con disabilità psichica segnalate dalle istituzioni competenti. Il tavolo tecnico si è svolto negli spazi del Centro Diurno “Cuore con le ali” di Poggio Imperiale proprietà dell’A.S.P. “Castriota e Corroppoli” e gestito da Medtraining.
«“per principio” vuole essere un marchio di impatto per il territorio, che lascia un segno tangibile alla fine del progetto. Vuole rappresentare un elemento di certificazione di qualità etica da parte delle imprese e degli enti che gestiscono un servizio o realizzano prodotti – ha spiegato Antonio Cocco, direttore del consorzio Oltre di cui fanno parte le cooperative sociali Medtraining ed Ortovolante – . Imprese ed enti che aderiranno al marchio etico “per principio” devono avere determinati requisiti come previsto dal disciplinare, a partire dal rispetto di tutte le normative relative alla tutela dei lavoratori, dell’ambiente, dei diritti. L’aspetto più importante è che l’attività dell’impresa vada oltre l’idea del profitto imprenditoriale in sé e guardi all’impatto, al benessere sociale che la propria attività può avere sul territorio, producendo valore socialecon attenzione alle fragilità delle comunità e delle persone che li abitano». Nelle prossime settimane sarà organizzato un altro incontro finalizzato a far conoscere il marchio etico e a condividerne le finalità con quanti avranno voglia di aderire.
«Una delle caratteristiche delle strategie che abbiamo voluto attivare sul territorio dell’Alto Tavoliere è proprio quella di dare una qualità sociale ai processi di sviluppo in atto nell’ambito dell’economia rurale ed agroalimentare – ha detto Dante de Lallo, direttore del GAL Daunia Rurale 2020 – . La possibilità di utilizzare l’agricoltura sociale anche come mezzo di diversificazione del reddito per gli agricoltori valorizzando le potenzialità in termini sociali di questo settore, erogando servizi sociali, innovativi, creativi, di qualità all’interno delle imprese agricole offre una prospettiva davvero davvero interessante, sia per lo sviluppo dell’agricoltura sia per lo sviluppo dei servizi sociali, In particolare, nei territori rurali che spesso soffrono di più di una certa marginalità in termini della qualità della vita». L’incontro è poi proseguito con “Terra e Sensi”, un Laboratorio esperienziale rivolto ad adulti e bambini che hanno potuto avvicinarsi ai profumi e ai colori della terra, e con una degustazione enogastronomica con prodotti biologici e solidali realizzati nell’ambito di progetti di agricoltura sociale.