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23 Nov

Presentazione del libro, “L’anno che la scuola chiuse a marzo” di Luca Loizzi

Centonove/novantasei presenta il libro “L’anno che la scuola chiuse a marzo”

Sabato 28 gennaio a Foggia la presentazione del romanzo di Luca Loizzi negli spazi della bottega

Tornano gli appuntamenti con la lettura a Foggia negli spazi della bottega “centonove/novantasei”Sabato 28 gennaio 2023, infatti, a partire dalle ore 18.00 il punto vendita di prodotti etici, solidali e liberati dalle mafie di Corso Cavour n. 3, ospiterà Luca Loizzi, autore del romanzo “L’anno che la scuola chiuse a marzo”, edito da Castelvecchi. Insegnante di italiano e latino in un liceo della città che gli ha dato i natali, Trani, Loizzi è al suo romanzo d’esordio e, come il titolo lascia trapelare, il pretesto della storia sono gli anni difficili della pandemia da Covid-19, che hanno travolto la scuola con uno tsunami di cambiamenti, trascinando con sé addetti ai lavori ma, più di ogni altro, i ragazzi che la frequentavano. Da qui, si muovono le vicende del professore che racconta momenti ora piacevoli ora meno, di un anno che non ha precedenti nella scuola. Tra le righe del romanzo trova anche spazio la nascita di un amore nato tra le difficoltà e conquistato tra mille peripezie. Dialoga con l’autore: Vincenzo De Filippo.

“centonove/novantasei” è un avamposto di cultura e sapori promosso dal consorzio di cooperative sociali Oltre, che sin dal nome vuole raccontare l’importanza e l’efficacia della legge 109/96, la normativa che consente la restituzione alla collettività delle ricchezze e dei patrimoni sottratti alle organizzazioni criminali favorendone il riutilizzo pubblico e sociale. Fare cultura, quindi, attraverso la voce di esperienze e racconti. E di storie, come quella scritta da Luca Loizzi, il cui appuntamento riuscirà a coinvolgere certamente le parti che di quella scuola sono stati gli attori principali, ma sarà di certo affascinante anche per chi quelle vicende le ha seguite solo da lontano o per vie traverse. Perché, come sottolineato, quegli anni sono solo un pretesto per raccontare emozioni con la speranza di trasmetterle a chiunque abbia voglia di leggere centoundici pagine che scivolano via con piacere, giungendo alla fine senza accorgersene.

La trama. La storia di un giovane professore nell’anno scolastico più difficile di sempre, quello della pandemia, della quarantena e della DAD; ma anche di una classe con le sue vicende ora allegre e ora tristi, di professori un po’ troppo pedanti e di presidi trasformati in dirigenti d’azienda. È il racconto di come la scuola sia cambiata, perché negli anni che passano e che ci vedono crescere e poi invecchiare, non c’è pranzo, cena o festa nella quale non ci si ritrovi a parlare dei professori cha abbiamo amato e di quelli che abbiamo odiato, di quelle lunghe mattine in aula che sembrava non finissero mai e di quei giorni splendidi e avventurosi nei quali scoprivamo noi stessi e il mondo. E infine è la storia di un prof che si innamora della collega di spagnolo e fa di tutto per conquistarla, in un liceo tipicamente italiano, con tanti pregi ma al tempo stesso innumerevoli difetti.

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